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Eurovita, la corsa ai riscatti non è ancora partita

11/20/2023 | Redazione Advisor

L’attesa è da attribuire alla creazione di Cronos da parte dei cinque big del settore, Intesa Vita, Poste Vita, Generali, Allianz e Unipol, che ha eliminato il rischio che Eurovita fallisse, il che avrebbe provocato perdite anche per i clienti


Nessuna corsa per estinguere i riscatti di Eurovita. (leggi qui le news relative) almeno per ora. Come si legge su Affari & Finanza, l’inserto de La Repubblica, questo è stato merito della creazione di Cronos da parte dei cinque big del settore, Intesa Vita, Poste Vita, Generali, Allianz e Unipol, che ha eliminato il rischio che Eurovita fallisse, il che avrebbe provocato perdite anche per i clienti. Nel settore assicurativo, infatti, non esiste un meccanismo di protezione come il Fondo di garanzia per le banche, che consente ai clienti il recupero fino a 100 mila euro in caso di fallimento.

Adesso la parola è agli assicurati, e non è detto che, seppure i primi segnali sono incoraggianti, lo siano anche quelli successivi. La grande paura che l'impresa potesse fallire era scattata tra fine 2022 e inizio 2023, quando i riscatti devono essere stati rilevanti, se nel febbraio scorso l'Ivass ha messo in amministrazione straordinaria Eurovita, nominando un amministratore nella persona di Alessandro Santoliquido, e bloccando le estinzioni anticipate.

Quanti siano stati questi riscatti su un totale di 16 miliardi di valore non si sa: l'Ivass, infatti, precisa che essendo un'attività di vigilanza non può rendere noti i numeri. Il blocco dei riscatti, successivamente reiterato fino al 31 ottobre scorso - ha poi ulteriormente allarmato i clienti. Si può star certi che per molti di loro la possibilità di riscattare nuovamente in anticipo le polizze sia stata vista come una liberazione.

Ora, si legge sempre su Affari & Finanza, i clienti di Cronos sono di fronte al dilemma: davvero vale la pena di riscattare queste polizze? O non conviene forse, ora che è passata la paura, tenersele fino alla scadenza? La risposta, secondo gli esperti, non è univoca per tutti gli assicurati. Ognuno ha infatti una situazione diversa, da valutare alla luce di quello che c'è effettivamente scritto in ogni singolo contratto ma anche in relazione ai piani d'investimento di ciascun cliente. Intanto una cosa è certa, e vale per tutti.

Cronos è controllata dai cinque big delle assicurazioni in Italia, e dunque non c'è più quello che tecnicamente viene definito "rischio di controparte", nessun fallimento è ragionevolmente possibile con questa struttura azionaria. Il che dovrebbe dar tempo a ciascun cliente di valutare il proprio caso con calma. Gli assicurati di Cronos sono adesso esattamente come i clienti di ogni solida compagnia presente sul mercato.

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