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5/24/2011 | Redazione Advisor
La replica di EFAMA alla nota del Financial Stability Board riguardante i problemi di stabilità finanziaria derivanti dai recenti trend degli Exchange-Traded Funds, sottolinea che la grande maggioranza degli ETF europei sottostanno alla normativa Ucits, e la direttiva Ucits fornisce un solido quadro normativo per i fondi di investimento, con forte focus sull'attenuazione del rischio.
La direttiva Ucits è uno dei regimi più rispettati e ampiamente riconosciuti di regolamentazione per i fondi di investimento, e controbatte alle preoccupazioni espresse dal Financial Stability Board. Segregazione patrimoniale, gestione dei rischi, regole sul conflitto di interessi, limiti agli investimenti, regole di garanzia per i derivati OTC e obblighi di comunicazione sono elementi chiave del regime Ucits, che si andrà a rafforzare con la direttiva Ucits IV dal 1° luglio 2011.
EFAMA sostiene pienamente le iniziative per aumentare la comprensione degli ETF, ma le aree di interesse contenute nella nota del Fsb non valgono solo per gli ETF ma dovrebbero riguardare anche altri prodotti, soprattutto quando si parla di rischio.
Inoltre distinzioni adeguate dovrebbero essere effettuate fra gli ETF, e tra ETF ed ETP, a causa della presenza di differenze nei quadri normativi e dei diversi livelli di protezione offerti agli investitori. Infatti gli ETF sono spesso confusi con gli ETP ed è per questo che l'educazione degli investitori risulta essere un passo necessario per eliminare i qui pro quo.
Gli ETF sono molto apprezzati dagli investitori per le loro caratteristiche - in particolare la liquidità intra-day mediante la negoziazione di cambio - e per i costi d'investimento contenuti ed è per questo che negli ultimi anni hanno registrato una crescita esponenziale, ma bisogna ricordare che il segmento degli ETF resta ancora una fetta molto piccola del mercato globale dei fondi di investimento.
Commentando la risposta di EFAMA al FSB Peter de Proft, direttore generale di EFAMA, ha detto:
"EFAMA è aperta al dialogo costruttivo con le autorità di regolamentazione per quanto riguarda gli ETF e concorda con la necessità di trasparenza per investitori relative alle varie strategie di investimento, la replica sintetica o fisica, e alla composizione dei collateral/fund asset.
Oltre ai severi requisiti della direttiva Ucits, i fornitori di Ucits ETF riescono già a garantire un maggior livello di trasparenza delle attività del fondo ed un'esposizione di cambio attraverso i loro siti web, tutto su base volontaria. "
DI seguito il link riguardante l'inizio del dibattito sulla pericolosità degli Etf:
https://www.advisoronline.it/promotori-finanziari/content/details-2511.action
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