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3/21/2011 | Federico Leardini
GENNAIO IN RIPRESA - Libia, Medioriente e Giappone, vengono da qui le principali preoccupazioni per i mercati mondiali.
In scia a quanto visto nelle ultime settimane sullo scenario geopolitico, gli investitori stanno vivendo una netta dicotomia nei loro atteggiamenti di fronte all’allocazione di capitali.
La fiducia continua a prevalere nel lungo periodo, la crisi sembra essere alle spalle, l’industria occidentale sembra poter tornare ai vecchi fasti e il mercato azionario sta già rivedendo i livelli di allora.
Per quanto riguarda il breve termine l’atteggiamneto cambia diamentralmente, come testimonia la crescita di investimenti in obbligazioni e fondi bilanciati che si sta registrando da fine gennaio ad oggi.
E’ quanto risulta dall’ultimo bollettino dell’Efama, l’associazione dei fondi e degli asset manager europei.
Per quanto riguarda i fondi ucits i dati di gennaio sono positivi, la crescita, in termini di afflussi netti, è notevole rispetto al mese di dicembre.
Si è infatti passati a una raccolta positiva di 12 miliardi di euro, rispetto al deflusso di 19 registrato il mese prima.
Guardando alle singole componenti, positive tutte le asset class, ma mentre i fondi di equity vedono contrarsi i dati sulla raccolta, che scende a 9 miliardi di euro nel primo mese del 2011, i numeri dei fondi obbligazionari e dei fondi bilanciati crescono notevolmente, tornando in territorio positivo, i primi, a 2 miliardi di euro, laddove i secondi raddoppiano quasi i numeri di dicembre a 7 miliardi di euro.
Risultato negativo per i money market funds, che comunque riescono a ridurre il deflusso, dai 37 miliardi di fine 2010 agli 11 di inizio anno.
In discesa anche i risultati dei fondi non-Ucits, che registrano a gennaio vendite nette per 13 miliardi, poco più di un terzo di quanto fatto vedere trenta giorni prima.
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