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5/11/2017 | Marcella Persola
Il patrimonio dei clienti delle reti raggiunge i 485 miliardi. Si tratta di un nuovo record, come evidenzia il report di Assoreti sui dati patrimoniali. Nel mese di dicembre, mese dell'ultima rilevazione, il patrimonio totale era di 471,09 miliardi, mentre a marzo 2016 il dato si era fermato a 431,85 miliardi.
Le consistenze patrimoniali del marzo 2017 vedono spiccare la componente gestito le cui masse sono pari a 354,96 miliardi (ossia il 73% dell'AUM totale). Di questi, quasi l’89% è posizionato su gestioni collettive domiciliate all’estero (151,2 miliardi), mentre le masse investite in fondi di diritto italiano ammontano a 17,8 miliardi di euro. I prodotti assicurativi e previdenziali, con 130,4 miliardi di euro, evidenziano un’incidenza nel portafoglio dei clienti delle reti pari al 26,9%; le masse investite sulle unit linked (72,2 miliardi di euro) rappresentano il 55,3% del comparto, mentre il 25,4% è posizionato sulle polizze vita tradizionali (33,0 miliardi di euro) ed il 10,7% sui prodotti multi-ramo (14,0 miliardi). Le gestioni patrimoniali individuali si attestano sui 54,2 miliardi di euro, con un’incidenza sul portafoglio complessivo pari all’11,2%; aumentano sia le GPM (35,5 miliardi di euro) sia le GPF (18,7 miliardi), mantenendo pressoché stabili le rispettive quote in portafoglio.
Nell’ambito amministrato invece il portafoglio titoli ammonta a 63,5 miliardi di euro, pari al 13,1% del patrimonio totale, con una maggiore presenza dei titoli azionari (18,6 miliardi di euro) e delle obbligazioni (18,1 miliardi); più contenuta la quota dei titoli di Stato (13,6 miliardi), degli ETF (2,9 miliardi) e dei certificates (2,1 miliardi).
Tra le società si distinguono il gruppo Fideuram con circa 197,5 miliardi di masse, seguono Banca Mediolanum con 65,60 miliardi e Finecobank con 53,22.
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