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Assoreti apre alla consulenza e rivoluziona la governance

3/13/2014 | Francesco D'Arco

L'associazione porta oggi in consiglio il nuovo statuto che dovrà essere approvato in via definitiva all'assemblea di fine marzo. Al centro anche il cambio di denominazione e l'allargamento a nuove associate. Ad una condizione.


Assoreti si rinnova e apre le porte alle imprese di investimento che prestano il servizio di consulenza in materia di investimenti. È questa una delle principali novità introdotte nel nuovo statuto dell'associazione che passerà questo pomeriggio al vaglio del consiglio di Assoreti e che dovrà essere approvato in via definitiva a fine marzo in occasione della consueta Assemblea annuale chiamata anche a rinnovare i vertici. 

 

Al centro del rinnovo dello statuto la modifica dello scopo di Assoreti che non sarà più l'"Associazione Nazionale delle Società i Collocamento di Prodotti Finanziari e di Servizi di Investimento" ma, appunto, "un'associazione che rappresenterà, tutelerà e promuoverà gli interessi delle banche e delle imprese di investimento che prestano il servizio di consulenza in materia di investimenti" si legge nell'art. 2 del nuovo Statuto che AdvisorOnline.it ha avuto l'occasione di visionare. Una modifica che ha come obiettivo quello sottolineare l'importanza che oggi ha assunto la prestazione dei servizi di consulenza nell'attività delle reti di promozione finanziaria. 

 

L'allargamento del raggio d'azione di Assoreti non sarà, infatti, legato ad un allargamento indiscriminato alle possibili associate. Fondamentale, per diventare membri dell'associazione, rimarrà la presenza di una rete di consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) nella struttura della società.

 

Ma non finisce qui. Grandi novità nello statuto che, secondo quanto risulta ad AdvisorOnline.it, riguarderanno anche la governance dell'associazione che vedrà la scomparsa del Comitato Direttivo e del Collegio dei Revisori e la comparsa di un Consiglio di Amministrazione, un Comitato di Gestione e un Revisore Unico. In particolare il Consiglio di Amministrazione, che sarà composto dai vertici delle reti con più di 1.000 pf (ovvero, ad oggi, da Allianz Bank F.A., Azimut, Banca Fideuram, Banca Generali, Banca Mediolanum, Finanza & Futuro e Fineco) sarà un organo di indirizzo strategico; il Comitato di Gestione, composto da membri nominati dal CdA e con un ugual numero di componenti del CdA stesso, sarà invece un organo esecutivo. 

 

Da segnalare infine: l'innalzamento della figura del Segretario Generale a vero e proprio Organo dell'Associazione dotato di poteri di proposta ed esecutivi; e la nomina del Presidente dell'associazione che, sulla base del nuovo statuto, sarà un membro del Consiglio di Amministrazione (quindi un rappresentante delle reti con più di 1.000 pf), salvo indicazione di un presidente esterno alla compagine associativa che, però, dovrà ottenere una maggioranza di voti pari a due terzi degli aventi diritto e non della maggioranza relativa. 

 

Tutte le cariche avranno durata triennale e, secondo le ultime indiscrezioni, in pole position per la carica di primo presidente della nuova era di Assoreti c'è l'a.d. di Banca Fideuram, Matteo Colafrancesco.

 

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