Il 2010 si è chiuso con un nuovo calo del numero di consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) iscritti all'albo. Secondo i dati diffusi al Salone del Risparmio dall'Organismo per la tenuta dell'Albo dei Consulenti Finanziari (ex-promotori finanziari) (APF) oggi sono 56.416 i professionisti iscritti all'albo, 2.654 in meno rispetto al 2009. Il calo sembra continuare anche nel 2011. Alla fine del primo trimestre il dato è pari a 56.280.

 

Tra gli iscritti alla fine dell'anno scorso sono 36.324 i pf che vantano un mandato, mentre 20.092 sono senza mandato. La fascia più colpita? "I più colpiti sono stati i giovani" ha affermato nel corso della conferenza Joe Capobianco, direttore generale dell'Apf. "Oggi solo il 2,7% degli iscritti all'albo ha meno di 30 anni, mentre il 36% ha più di 50 anni. Queste percentuali, nel 2000, erano pari rispettivamente al 14% e al 21%".

 

E' vera crisi? "Il settore ha avuto un forte consolidamento e non una crisi" chiarisce Marco Tofanelli, segretario generale di Assoreti. "C'è stata una contrazione in questi anni legata anche a una serie di contingenze. Non credo che la professione in sé stia vivendo un declino o una crisi. Non dimentichiamo" spiega nel corso dell'evento organizzato da APF Tofanelli"che le crisi di mercato che abbiamo vissuto in questi anni sono state molto forti e continue e hanno inciso moltissimo sul tasso di 'mortalità' giovanile della professione, ma i numeri di raccolta delle reti dimostra che il settore ha vissuto un forte consolidamento". 

 

Non solo, secondo il segretario generale di Assoreti, stiamo parlando di un sistema efficiente "come dimostra l'allineamento oggi esistente tra numero di consulenti (ex-promotori) per area geografica e Pil". Secondo quanto presentato da Apf, infatti, oggi il 57% dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) iscritti all'albo risiede nelle regioni del Nord che producono il 54% del Pil nazionale, il 25% risiede al Centro, che producono il 26% del Pil, e il restante 18% sono residente nel Sud e nelle Isole, che coprono il 20% del Pil nazionale.