I dati relativi alle consistenze patrimoniale dei primi tre trimestri del 2012 indicano una forte concentrazione dell'industria. In totale i consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) hanno visto crescere gli asset di circa 11 punti percentuali in 1 anno.
Il patrimonio dei clienti delle reti è cresciuto negli ultimi dodici mesi di circa 11 punti percentuali. Nonostante la crisi le consistenze patrimoniali dei prodotti distribuiti dalle imprese aderenti ad Assoreti hanno raggiunto, alla fine del terzo trimestre 2012, quota 249,27 miliardi di euro, contro i 225,044 miliardi dello stesso periodo del 2011.
Il dato risulta in crescita anche rispetto al trimestre precedente: secondo quanto comunicato da Assoreti le consistenze patrimoniali erano ferme a 241,05 miliardi di euro alla fine di giugno 2012. A favorire una tale crescita hanno contribuito sia la raccolta netta, che nel terzo trimestre di quest'anno si è attestata a quota 2,5 miliardi, sia le performance dei prodotti. Nel dettaglio, il 71,5% delle consistenze patrimoniali totali a fine settembre 2012 sono attribuibili al risparmio gestito (178,14 miliardi), mentre il 28,5% riguarda il risparmio amministrato (71,13 miliardi).
A livello di singole società spicca il predominio delle prime due reti che gestiscono quasi la metà dell'intero patrimonio dell'industria. Si tratta del Gruppo Fideuram e di Banca Mediolanum che chiudono il terzo trimestre 2012 rispettivamente con consistenze patrimoniali pari a 77,06 miliardi e 41,72 miliardi di euro. Subito dietro si segnalano i 31,37 miliardi di euro di FinecoBank, i 26,49 miliardi di Allianz Bank F.A. e i 25,52 miliardi di Banca Generali. Complessivamente le prime 5 reti controllano l'80% del patrimonio totale dell'industria delle reti.