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Anasf, Rivelli di Allianz Bank sceglie “Tradizione Innovazione”

7/15/2024 | Daniele Riosa

Il senior partner spiega che “in questa lista si è ritrovata una squadra trasversale nel mondo delle reti, che raccoglie i migliori professionisti, senza la bandiera di una mandante


“Essere piuttosto che sembrare”. Questo è il titolo del post su LinkedIn di Paolo Rivelli (in foto), wealth advisor e senior partner di Allianz Bank, che dovrebbe essere tra i candidati come delegato al congresso Anasf della lista “Tradizione Innovazione”.

Rivelli scrive che “è tempo di rinnovamento in Anasf, facce nuove, esperienze nuove, storie nuove. Abituati per molto tempo a partecipare passivamente, lasciando che chi ci rappresentava si palesasse solo il giorno delle votazioni per poi scomparire fino alla scadenza del mandato, con il risultato che le candidature divenissero addirittura ereditarie in alcuni casi o peggio ancora con lo scollamento totale tra rete e rappresentanti. I giovani che entrano non sanno nemmeno cosa sia l'Anasf e tra quelli di più lungo corso serpeggiano apatia e disinteresse nel migliore dei casi. La domanda a cosa serve l'Anasf, è segno che chi ci rappresenta non ha inciso.  E' importante farne parte perché Anasf segue l’evoluzione normativa  in ambito europeo interloquendo direttamente con le istituzioni, valorizza la professione di consulente finanziario. Pertanto è fondamentale che la scelta di chi ci rappresenta ricada su persone qualificate, con grande esperienza e nel caso dei giovani con grande entusiasmo e idee innovative. Quella che si è ritrovata in Tradizione e Innovazione è una squadra trasversale nel mondo delle reti, che raccoglie i migliori Professionisti, senza la bandiera di una mandante, ma piuttosto uniti su idee e programmi per portare una visione d’insieme, un approccio umanistico, sulla costruzione e gestione della governance potendo attingere alla esperienza e alle tradizioni guardando al futuro, alle nuove tecnologie, senza dimenticare che il vantaggio dei consulenti è il rapporto personale, che non potrà mai essere sostituito da una macchina”. 

“Oggi - prosegue il professionista - si parla di consulenza olistica e lavoro di squadra. I tempi in cui l’aspetto preponderante della professione era la vendita più che il servizio non esiste più e vendere un prodotto piuttosto che comprendere le esigenze del cliente e offrire una gamma di servizi, significa rivolgersi ad una fascia bassa di clientela e l'estinzione in breve.  L’approccio olistico e il lavoro di squadra sono la formula per affrontare correttamente le sfide del mercato. Lo studio e la preparazione sono gli strumenti per potersi sedere di fronte ad un cliente sofisticato, imprenditore o azienda. La squadra è l’elemento distintivo, un team affiatato è spesso la soluzione per poter approcciare con successo un cliente complesso. Il maggior valore portato dal Consulente dovrà essere chiaro e ben individuabile. L'approccio culturale degli advisors, rispetto al settore bancario tradizionale, è già pronto per questo cambiamento o almeno molto più duttile ai cambiamenti e alle implementazioni necessarie". 

“La relazione - conclude Rivelli - resta il perno attorno al quale ruoterà il rapporto con il cliente, il cui profilo sarà sempre più di segmento High Net Worth o Ultra High Net Worth. Dunque la preparazione, l'approccio e il livello del servizio saranno la chiave del successo”.

 

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