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6/14/2024 | Daniele Barzaghi
Con la discesa dei tassi di interesse fra 18 e 24 mesi, in cui non tutti gli istituti bancari riuscitanno a mantenere le aspettative odierne, è possibile che si torni a parlare di fusioni e acquisizioni.
Il collegamento tra tassi e risiko creditizio nazionale è stato espresso questa mattina da Giuseppe Castagna (in foto), numero uno di Banco Bpm, dalle colonne della Stampa, quotidiano roccaforte del Piemonte dove la terza banca italiana punta a crescere.
“Il Monte dei Paschi è uscito bene dalle problematiche degli ultimi anni e può proseguire sulla sua strada. Tutti gli istituti di credito vanno bene in questo periodo. E di solito quando c'è una tendenza del genere è difficile che ci si concentri su crescite esterne” ha ribadito il più fermo alfiere nazionale dell'isolazionismo bancario.
“Nel nostro caso abbiamo presentato un piano stand alone che ci porterà a un miliardo e mezzo di utili e a una valorizzazione di Borsa molto importante. Ricordiamoci che dopo la fusione (il gruppo è nato nel 2017 dall'aggregazione tra il veneto Banco Popolare e la lombarda Banca Popolare di Milano, ndr) non abbiamo distribuito dividendi”.
“Quest'anno abbiamo elargito circa 850 milioni di euro in cedole. Questo percorso di crescita ci ha permesso di radicarci molto sul territorio, come nel caso del Nord-Ovest. Ed è il nostro principale progetto”.
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