Tempo di lettura: 5min

Banche europee, le tre tendenze che guideranno il settore

1/23/2025 | Redazione ADVISOR

Per gli esperti di Candriam, “la minaccia principale per gli investimenti bancari nel 2025, riguarda il ciclo dei tassi. Stimiamo che ogni taglio dei tassi di 50 punti base, potrebbe ridurre il rendimento netto da interessi del 3%”


“Regimi regolamentari divergenti su entrambe le sponde dell'Atlantico, tassi di interesse in evoluzione e consolidamento del mercato sono le principali tendenze che domineranno il settore bancario europeo nel 2025”. Per gli esperti di Candriam, in questo contesto, occorre selezionare gli emittenti con attenzione”.

Le sfide nel 2025 tra Basilea IV e tassi di interesse: “Il panorama bancario è composto da molti elementi in costante movimento. La regolamentazione è messa in discussione e i profitti potrebbero essere sotto pressione. Ciononostante, i fondamentali delle banche rimangono solidi e le azioni bancarie hanno registrato performance positive”.

Basilea IV, oppure no? “Con il ritorno di Donald Trump alla presidenza, potremmo assistere a qualche misura di deregolamentazione, negli Stati Uniti. Ciò potrebbe spingere anche i regolatori europei a riconsiderare alcune strutture dei relativi sistemi bancari, nel tentativo di mantenere la competitività nelle rispettive regioni. In effetti, nel Regno Unito si è già discusso circa la riduzione delle informazioni richieste nei prospetti delle IPO. L’elefante nella stanza resta l'attuazione di Basilea IV, che dovrebbe iniziare nel 2025 e diventare pienamente operativa entro il 2033. Se gli Stati Uniti decidessero di non adottare integralmente questa serie di normative, le loro banche, che hanno rilevanza sistemica a livello globale, eviteranno un 9% supplementare sugli attivi ponderati per il rischio e così saranno libere di distribuire più capitale agli azionisti. Un altro potenziale indebolimento della regolamentazione, come un’eventuale revisione al ribasso del Fundamental Review del Trading Book, potrebbe incrementare il vantaggio competitivo delle banche corporate e d’investimento europee (CIB). Resta da vedere fino a che punto le autorità di regolamentazione siano disposte ad allentare i vincoli normativi, a meno di due anni dalla crisi delle banche regionali statunitensi e il crollo di Credit Suisse. Ci aspettiamo che la BCE mantenga una posizione rigorosa, che creerebbe un contesto meno competitivo per le CIB europee”.

Tagli ai tassi di interesse: “La minaccia principale per gli investimenti bancari nel 2025 riguarda il ciclo dei tassi. Stimiamo che ogni taglio dei tassi di 50 punti base, potrebbe ridurre il rendimento netto da interessi del 3% per il settore bancario europeo con un calo degli utili netti del 5%. Sebbene le aspettative del mercato sui tassi stiano diminuendo, alcuni obiettivi dei management stanno diventando sempre meno realistici, come recentemente sottolineato dal CEO di Unicredit Andrea Orcel”.

Quali opportunità? “Sebbene il contesto normativo e macroeconomico possa risultare complesso, i fondamentali del settore bancario sono solidi, con livelli di redditività storicamente elevati, coefficienti di solvibilità in miglioramento, una gestione rigorosa della qualità del portafoglio prestiti e forte liquidità. La recente stagione degli utili ha evidenziato risultati solidi, ma l'attenzione si sta spostando sulla crescita, sui ricavi da commissioni e sul consolidamento”.

In questo scenario, quali sono le opportunità nel settore bancario? “I prezzi delle azioni hanno già registrato un forte rialzo, e i titoli bancari hanno registrato un'altra solida performance nel 2024. È probabile che il ciclo dei tassi ostacoli lo slancio degli utili e, sebbene la qualità del credito rimanga solida, potrebbe deteriorarsi rapidamente in caso di rallentamento dell'economia. Va infatti considerata la ciclicità e la leva finanziaria del sistema bancario. Un aspetto positivo è la spinta al consolidamento . Negli ultimi mesi BBVA ha lanciato un'offerta sul Banco Sabadell in Spagna, Unicredit ha acquisito una partecipazione in Commerzbank e BPM ha acquisito una partecipazione in Banca dei Monte Paschi di Siena. Inoltre, Unicredit ha lanciato un'offerta su BPM, mentre Eurobank sta acquistando le quote di minoranza di Hellenic Bank of Cyprus. Di questo dovrebbero beneficiare gli investitori, in quanto si spingerebbero i management a una maggior disciplina per quel che riguarda il pricing, l’efficienza e l’allocazione del capitale. Tuttavia, l'Europa resta un mercato frammentato e il consolidamento transfrontaliero è frenato dall'assenza di un mercato bancario comune e dalla resistenza politica nei mercati nazionali. Inoltre, il settore non sarebbe del tutto immune durante le fasi di volatilità. Le turbolenze politiche ed economiche in alcune giurisdizioni potrebbero innescare il ritorno di un nesso tra banche e governi sovrani, con Paesi periferici come Spagna o Italia potenzialmente in una posizione migliore rispetto a quelli core come Francia o Germania”.

Debito senior o subordinato? “Le valutazioni ristrette del debito bancario suggeriscono che è più probabile che la performance derivi dal carry piuttosto che dal restringimento dello spread, in tutta la struttura del capitale. Tuttavia, il debito subordinato bancario (Additional Tier 1 e, in misura minore, Tier 2) può offrire rendimenti interessanti, cogliendo opportunità selezionate.  Grazie al supporto di solidi coefficienti patrimoniali e di una qualità degli asset ragionevolmente solida, riteniamo che si possano trovare alcune opportunità selettive nella parte inferiore della struttura del capitale di debito. Gli strumenti di debito AT1 e Tier 2 offrono un rendimento prossimo all'High yield BB, e sono emessi da banche con un rating medio A. Considerati gli attuali coefficienti di solvibilità, le banche sono infatti ben lontane dal punto di non sostenibilità che potrebbe innescare un rischio di assorbimento e potenziali modifiche delle cedole”. 

“Il buon track record in termini di rimborsi anticipati sugli AT1 e di gestione delle passività ci rassicura sul fatto che le banche proseguiranno i rimborsi, ma la selezione degli emittenti rimane cruciale. Manteniamo  la nostra preferenza per i campioni nazionali e, più in generale, per gli emittenti di alta qualità”, concludono gli esperti di Candriam.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?