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2025, opportunità e sfide per l’Intelligenza Artificiale

1/7/2025 | Paola Sacerdote

Il prossimo anno sarà decisivo per l’evoluzione dell’IA, con implicazioni che si estendono dall’economia globale alla nostra vita quotidiana


Il 2025 si profila come un anno spartiacque per l’evoluzione dell’intelligenza artificiale, con implicazioni che si estendono dall’economia globale alla nostra vita quotidiana. Tra innovazioni tecnologiche, strategie di investimento e necessità di una governance etica, gestori e analisti indagano le principali opportunità offerte dall’IA e i rischi che devono essere affrontati.

Tejas Dessai, Technology Analyst di Global X, identifica cinque trend da osservare per il prossimo anno:

Monetizzazione su larga scala: l’espansione dell’IA porterà crescita in settori come il cloud computing, la cybersecurity e i servizi software

Sviluppo delle infrastrutture: gli investimenti in data center e hardware all’avanguardia accelereranno, stimolando anche la domanda di prodotti ausiliari come sistemi di archiviazione e raffreddamento

Modelli proprietari: le aziende svilupperanno e lanceranno modelli personalizzati, con dati proprietari, per migliorare efficienza e competitività

Integrazione nei dispositivi quotidiani: smartphone e PC dotati di IA ridefiniranno i dispositivi di uso comune, dando il là a un nuovo ciclo di aggiornamento

Ripresa di fusioni e acquisizioni: le aziende sfrutteranno M&A strategiche per rafforzare la propria posizione nell’ecosistema IA.

Mike Glöckner, analista azionario tecnologia di DJE Kapital AG, concentra la sua analisi sul mercato futuro dell’IA, e su chi ne beneficia e chi rimane invece indietro.

“L'intelligenza artificiale (AI) si conferma il tema centrale per il settore tecnologico. I massicci investimenti nei data center e nelle tecnologie chiave stanno trainando il mercato. I principali player come NVIDIA e i fornitori specializzati stanno beneficiando dello slancio di hardware, software e nuove applicazioni.

Secondo l’analista l’attuale contesto di mercato per l'Intelligenza Artificiale appare relativamente cauto. “Osservando gli sviluppi dall'inizio del 2023 - momento di avvio del boom dell’IA con il lancio di ChatGPT - è evidente che l'euforia iniziale si sia notevolmente attenuata. Per quanto il sentiment sia leggermente migliorato da ottobre, il livello rimane basso. Ciò che emerge, ed è tipico dopo una simile correzione, è che solo pochi titoli selezionati hanno beneficiato del sentiment di mercato più positivo. In particolare, le aziende la cui attività è influenzata dall'IA per il  20-40% o più stanno mostrando segnali di una maggiore stabilità”.

 I principali protagonisti nel campo dell'hardware dell'IA includono aziende che sviluppano e producono componenti chiave. NVIDIA, leader di mercato nelle unità di elaborazione grafica (GPU), fondamentali per le applicazioni di intelligenza artificiale, detiene la quota di mercato maggiore con oltre l'80%. Nel segmento dei chip di memoria ad alte prestazioni (HBM), indispensabili per i chip IA, un produttore leader della Corea del Sud svolge un ruolo centrale con una quota di mercato nell’ambito IA di circa il 30%. C'è poi Broadcom, fornitore specializzato degli Stati Uniti, che opera sia nelle apparecchiature di rete che nella progettazione di chip e che realizza circa il 20% delle sue vendite nel settore dell'IA. Taiwan Semiconductor, il principale produttore di semiconduttori al mondo, prevede di raggiungere una quota di intelligenza artificiale superiore al 20% a partire dal 2025.

Il settore degli hyperscaler - aziende che gestiscono data center cloud con enormi capacità di calcolo che viene poi utilizzato dall'IA - continua a dimostrarsi solido. Questi operatori svolgono un ruolo centrale nella corsa allo sviluppo di modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) e nella visione dell'Intelligenza Generale Artificiale (AGI). Sebbene la quota di fatturato degli hyperscaler derivante dall’IA sia ancora inferiore a quella degli sviluppatori di hardware, l’hanno rapidamente resa un tema strategico centrale. Grazie alle grandi risorse finanziarie e alle competenze esistenti, queste aziende sono state in grado di integrare rapidamente e con successo l'IA nei loro modelli di business.

Johan Van der Biest, co-head of Thematic Global Equity di Candriam ritiene che l'intelligenza artificiale continuerà a essere un potente motore per l'economia globale, ma pone anche l’accento sui rischi connessi alla sua adozione. “Tra i possibili principali “colli di bottiglia” rientra l'alimentazione dei data center: secondo McKinsey, negli Stati Uniti l'energia per i data center potrebbe rappresentare fino al 12% della domanda energetica totale. Considerati i pochi investimenti nella capacità di produzione di energia nell'ultimo decennio, questo potrebbe rivelarsi il limite più importante” spiega. “Esiste il rischio anche di una “black box, per cui man mano che i modelli aumentano di dimensioni, diventano più difficili da addestrare e ottimizzare. Attualmente la carenza di esperti qualificati in intelligenza artificiale potrebbe ostacolarne la piena diffusione. Inoltre, la privacy e la sicurezza dei dati richiederanno un quadro normativo che tenga conto delle considerazioni etiche. Si può prevedere che queste misure di sicurezza riducano il rischio complessivo, ma potrebbero avere un impatto sui tempi di adozione dell'intelligenza artificiale”.

Riteniamo che il rischio maggiore per la crescita dell'intelligenza artificiale ne sia l'abuso, anche solo involontario. Gli algoritmi o i bias formativi, la proliferazione di informazioni errate e la privacy dei dati, evidenziano la necessità (urgente) di una governance responsabile sull'intelligenza artificiale. Questa dovrebbe includere una supervisione trasparente, framework etici e una regolamentazione volta a supportare lo sviluppo e l’utilizzo responsabile dei sistemi di IA”.

Van der Biest sottolinea che spetta agli stakeholder, in particolare agli investitori, contribuire a stabilire dei limiti. “La tecnologia di riconoscimento facciale (Facial Recognition Technology - FRT), ad esempio, è stata criticata per il suo ruolo nella sorveglianza di massa senza consenso, in particolare nei regimi autoritari. Negli Stati Uniti si sono verificati diversi casi di arresti e incarcerazioni ingiustificati dovuti a bias algoritmici, in genere di natura razziale”.

I pregiudizi nei dati di formazione possono influenzare le assunzioni, la giustizia penale e i servizi finanziari. È stato dimostrato che gli algoritmi basati sull'intelligenza artificiale utilizzati per le concessioni prestiti offrono condizioni peggiori o negano il credito ai richiedenti appartenenti alle minoranze. La disinformazione può essere alimentata dall’utilizzo di strumenti basati sull’intelligenza artificiale, come i “deepfake”. In ambito politico, questi accentuano la polarizzazione e minano la fiducia pubblica. Durante la pandemia, gli algoritmi basati sull'intelligenza artificiale sui social media, hanno dato priorità ai contenuti sensazionalistici, amplificando la disinformazione sui vaccini. Le violazioni della privacy dei dati di enormi dataset contenenti informazioni sensibili rappresentano una sfida evidente”.

Su questo fronte le autorità di regolamentazione stanno adottando approcci diversi. “Nell'UE, l'Artificial Intelligence Act introduce gradualmente un framework basato sul rischio per le applicazioni di intelligenza artificiale e vieta pratiche come il social scoring, nel tentativo di bilanciare innovazione e sicurezza pubblica. Negli Stati Uniti, sebbene il presidente eletto Donald Trump non abbia affrontato esplicitamente la questione della deregolamentazione dell'intelligenza artificiale, alcuni membri proposti per la sua futura amministrazione, come Elon Musk, hanno già sostenuto la riduzione delle barriere normative nel settore tecnologico. In assenza di quadri normativi solidi in tutto il mondo, la responsabilità di garantire pratiche etiche di intelligenza artificiale ricade sempre più sulle aziende e sugli investitori”.

“Siamo solo agli esordi dello sviluppo dell'intelligenza artificiale” puntualizza il gestore. “Questa tecnologia sta accelerando la ricerca scientifica, lo sviluppo infrastrutturale, delle comunicazioni e della finanza e non va trascurato il suo contributo anche nella lotta al cambiamento climatico. È quindi fondamentale saperne sfruttare le potenzialità, ma vanno al contempo affrontate tematiche legate all’etica e alla sicurezza. Su questo fronte, gli investitori possono contribuire a limitare i rischi, scegliendo in modo selettivo i titoli azionari o investendo in quei segmenti e in quelle aziende che contribuiscono positivamente a un'implementazione più sicura dell'intelligenza artificiale, come le società di sicurezza informatica o le tecnologie che migliorano la privacy”.

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