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In diretta dalla Borsa, bancari ancora nel mirino

10/5/2011 | Redazione Advisor

Tra profit warning di Deutsche Bank e rassicurazioni di Unicredit il sistema bancario europeo si appresta a vivere un'altra giornata in prima linea. Tra i titoli occhi puntati su...


 

Bancari ancora nel mirino. Tra profit warning di Deutsche Bank e rassicurazioni di Unicredit il sistema bancario europeo si appresta a vivere un'altra giornata in prima linea. Ecco i titoli da tenere nel mirino.
 
 
DEUTSCHE BANK
Deutsche Bank ha lanciato ieri un profit warning sui conti 2011 in occasione di una investor conference a Londra. La banca tedesca ha fatto sapere che mancherà il target degli utili ante imposte dal core business, fissato in precedenza a 10 miliardi di euro. Le cause sono da ricercare nel difficile scenario economico e nelle turbolenze nei mercati. Più bassi saranno anche i risultati di terzo trimestre delle attività banking corporate e securities dell'istituto di Francoforte, in scia alle svalutazioni di 250 milioni di euro causate dall ́esposizione alla Grecia. Nel tentativo di ridurre i costi, Deutsche Bank nei prossimi mesi taglierà circa 500 posti di lavoro.
 
UNICREDIT
Federico Ghizzoni, Ad di Unicredit, ha chiarito l'assenza di qualsiasi problema di funding per l'istituto di Piazza Cordusio, escludendo ipotesi di congelamento del credito bancario. Il numero uno dell'istituto milanese ha però confermato una futura riduzione della domanda di credito a causa della crisi in corso. Le dichiarazioni del top manager hanno fatto seguito al quelle rilasciate lunedì dal presidente del Financial Stability Board, Mario Draghi, circa le difficili condizioni di liquidità per alcuni istituti europei.
 
ENI
Eni, in qualità di operatore di un consorzio che comprende Niko Resources, Black Platinum Energy, Statoil e Gdf Suez, ha ottenuto l'assegnazione del blocco di North Ganal, situato offshore al largo di East Kalimantan, in Indonesia. Il PSC (Production Sharing Contract), di cui la società di San Donato sarà operatore, sarà firmato entro l'anno. Il blocco si estende per 2.432 chilometri quadrati all'interno del bacino di Kutei, un'area estremamente prolifica dal punto di vista della presenza di idrocarburi. Sempre nella stessa zona, il Cane a sei zampe ha presentato alle autorità indonesiane un piano di sviluppo per il campo di Jangkrik che è previsto possa entrare in produzione già a partire dal 2015.
 
 
PARMALAT
Parmalat ha smentito l'ipotesi di cessione del marchio Santàl apparsa ieri mattina sulle colonne del Sole 24Ore. Secondo quanto riportato dal quotidiano, i francesi di Lactalis, azionisti di maggioranza di Collecchio, avrebbero voluto concentrarsi sul core business aziendale incentrato sui latticini con l'obiettivo di fare di Parmalat il polo europeo del latte confezionato del loro gruppo. La vendita del marchio dei succhi di frutta era stata stimata in circa 200 milioni di euro, 5 volte il Mol 2010.
 
 

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