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Mediobanca, ricavi ai massimi storici

8/8/2016 | Marcella Persola

La banca ha chiuso il semestre con un utile a 604,5 milioni e un forte margine di interesse, grazie al credito al consumo


Cresce del 2,5% l'utile netto di Mediobanca. Il gruppo di Piazzetta Cuccia ha chiuso il primo semestre con un utile di 604,5 milioni contro i 589,8 milioni del 30 giugno 2015. I ricavi sono pari a 2,046 miliardi, uno dei massimi storici, come evidenzia la nota stampa, contro i 2,045 miliardi (+0,1%). Sui ricavi hanno influito in particolare la crescita del margine di interesse (+6% a 1,207 miliardi) trainato dal credito al consumo (784 milioni +13%).

A livello di indici patrimoniali il gruppo bancario presenta indici di capitale maggiori del 12% pur scontando 75bps di deduzione dell’investimento in AssicurazioniGenerali. Il CET1 ratio è pari a 12,1% phased-in e il Leverage ratio a 9,5% phased-in.

 

A livello divisionale: l'attività di CIB mostra la validità del modello di operatore specializzato ed orientato al cliente. Confermata la leadership domestica, migliorato il posizionamento in Sud Europa, tanto che la componente estera dei ricavi è salita al 46%. Malgrado l’impatto del contesto macroeconomico che ha comportato importanti riduzioni di margine di interesse e proventi da tesoreria, il ROAC si è sempre mantenuto positivo grazie ad un pool commissionale stabile ed all’ottima qualità degli attivi.

Per Compass, invece il business anticiclico è in crescita e profittevole (ROAC 20%), e rappresenta il motore di crescita dell’intero Gruppo. Compass si conferma leader nel mercato domestico del credito al consumo, e motore di crescita del margine di interesse (CAGR13-16:+13%).

CheBanca! invece prosegue nell'opera di trasformazione da deposit gatherer a wealth manager profittevole, fonte di commissioni ricorrenti per il Gruppo. Nel triennio ha raccolto masse per 4 miliardi e il ROAC da negativo al 5%, gettate le basi per un raddoppio dimensionale con l’acquisizione di Barclays.

 

Tornando a guardare al gruppo la raccolta è cresciuta dell'8% da 42,7 a 45,9 miliardi grazie anche ai depositi retail di Che Banca! (passati da 9,6 a 10,7 miliardi). Le masse gestite ed amministrate aumentano da 21,6 a 31,6 miliardi sempre grazie alla crescita di Che Banca!. Stabile invece il private banking a 16,5 miliardi. In questo ambito nel triennio si è visto un aumento delle masse in gestione a circa 11 miliardi ma la redditività seppure resti elevata è calata da 28 al 22%. In generale l'utile scende del 17,8% mentre i ricavi crescono del 7%.

 

 

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