L'economia globale non è mai stata fondamentalmente così solida dalla crisi del 2008/2009 soprattutto perché tutte le principali aree geografiche a livello globale stanno ora partecipando alla fase espansiva. Da un punto di vista delle prospettive di mercato, gli utili sono finalmente di nuovo in crescita dopo aver registrato una crescita globale con segno negativo nel 2015 e pari a zero nel 2016. L’anno scorso il dato ha accelerato (+17%) e dovrebbe attestarsi intorno al 14% nel 2018. Nonostante questo quadro positivo, o forse proprio per questo, riteniamo sia assolutamente necessario un atteggiamento prudente. Al momento ci muoviamo nel secondo bull market più lungo della storia, secondo solo a quello iniziato a fine anni '80 e conclusosi nel 2000. 

Dal nostro punto di vista il rischio di un recupero dell’inflazione è reale, con i primi segni di pressione salariale negli USA, Giappone ed EU così come primi sentori di problematiche legate a limitazioni di capacity dopo anni di mancati investimenti societari. Mentre la crescita degli utili rimane solida, è difficile immaginare quanto significativamente acceleri dai livelli attuali mentre è abbastanza semplice elencare i fattori che potrebbero pesare sui margini, tra cui l’incremento del livello salariale, un maggiore costo del debito e un alto costo di deprezzamento se le società dovranno investire nelle loro infrastrutture produttive dopo anni di investimenti ridotti. Infine, le valutazioni sembrano estese su base storica secondo una serie di parametri.

Da oltre 30 anni la nostra filosofia di investimento è quella di individuare società quality growth con un approccio bottom up molto concentrato. Ci impegniamo nella ricerca del corretto bilanciamento tra crescita degli utili, visibilità e valutazioni per creare un portafoglio concentrato di 30/40 società. Il Comgest Growth World è molto diverso dal proprio indice di riferimento. Il fondo è investito in 34 società quality growth con le prime 10 posizioni che rappresentano il 36% del portafoglio, evidenziando in questi nomi il nostro approccio high conviction. Dato che si tratta di un portafoglio completamente senza vincoli, il fondo ha una active share del 92% rispetto sull’indice MSCI AC World.

È un portafoglio molto liquido con una capitalizzazione media di mercato di 126 miliardi di dollari. Il 90% dei nomi offre una capitalizzazione di mercato superiore ai 10 miliardi di dollari. L’esposizione agli USA è ridotta rispetto al benchmark (29% rispetto al 52% di quest’ultimo). Di contro, l’azionario giapponese e dei mercati emergenti (in particolare quello cinese) è rappresentato in proporzione superiore nel fondo (il Giappone è al 29% nel fondo rispetto all’8% del benchmark e i mercati emergenti al 22% del fondo rispetto al 20% del benchmark).

Nella nostra view, il Giappone è un mercato azionario incompreso e dove la ricerca è limitata, e offre importanti opportunità di generazione di alfa. Siamo aiutati in questo processo dai nostri quattro colleghi che si dedicato al Giappone, tre dei quali con base presso i nostri uffici di Tokyo. La nostra esposizione alla Cina ci garantisce una serie di franchise con ottime prospettive di crescita a valutazioni ragionevoli, ed è supportata dal nostro ufficio di ricerca di Hong Kong che vanta una storia ventennale. Un esempio è Ping An Insurance, la società leader del settore assicurativo privato in Cina. Dal punto di vista settoriale, il fondo non ha esposizioni ai settori energetico, di telecomunicazioni bancarie, real estate e materie prime. Viceversa, il fondo è sovraesposto ai settori IT, dei beni di largo consumo e industriale, che rappresentano circa il 60% del fondo.

*responsabile azionario globale di Comgest