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2/19/2015
Ci sono anche Intesa Sanpaolo e UniCredit tra i gruppi finanziari che hanno raccolto di più in Europa nel 2014 con i fondi comuni, grazie al boom dei prodotti a cedola. I due colossi portano a casa in 11 mesi oltre 25 miliardi di euro. In particolare, stando ai dati dell'ultimo report di Cerulli Associates sull'industria europea dei fondi comuni, che escludono però i fondi monetari e i fondi di fondi, Ca’ de Sass, tramite le controllate Banca Fideuram e Eurizon Capital, ha registrato una raccolta netta di 15,6 miliardi di euro da gennaio a novembre 2014, portandosi davanti a colossi quali JP Morgan Asset Management, al terzo posto con flussi per 15,2 miliardi di euro, e dietro BlackRock, il colosso mondiale del gestito che nel 2014 ha raccolto ben 17,2 miliardi di euro nel Vecchio Continente.
L’altra italiana nella top ten per raccolta è UniCredit (che controlla Pioneer Investments) con 9,5 miliardi di euro di flussi in entrata: si piazza al nono posto davanti a Goldman Sachs (9,2 miliardi di euro). Tornando alla classifica, al quarto posto troviamo il colosso elvetico UBS a 12,9 miliardi, al quinto gli scandinavi di Nordea a 10,7 miliardi, al sesto Deutsche Asset & Wealth Management (Deutsche Bank) a 10,6 miliardi di euro, al settimo i norvegesi di Den Norske Bank a 10,4 miliardi, all’ottavo Allianz Global Investors a 9,9 miliardi di euro, che compensa in parte i riscatti dell’altro asset manager del gruppo Allianz, la californiana PIMCO, che in 11 mesi del 2014 ha registrato una raccolta negativa in Europa per 24,4 miliardi di euro.
Ma non è la sola. Tra gli asset manager che hanno subito maggiori riscatti, chiudendo l'anno con un a raccolta netta col segno meno (i dati arrivano a novembre 2014), la maglia nera in Europa va anche a MassMutual Financial Group (-8,5 miliardi), Aberdeen Asset Management (-7,7 miliardi), Carmignac Gestion (-6,5 miliardi), Franklin Templeton (-6,3 miliardi), Orbis (-4 miliardi), BNP Paribas (-2,9 miliardi), Ameriprise Financial (-2,3 miliardi), Phoenix Group (-1,4 miliardi) e Ashmore Group (-1,3 miliardi).
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