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Swiss & Global continua a puntare sulle borse europee

8/7/2014

Le azioni europee hanno un potenziale di crescita del 30 - 40% dei profitti cumulativi nei prossimi tre anni, spiega Can Elbi, gestore di portafoglio del fondo JB Europe Focus


Una ripresa reale e sostenibile dell’economia europea è alla base della performance dei mercati azionari europei, con aziende che generano ancora tra il 45 e il 50% dei loro ricavi internamente. Una ripresa economica sostenibile in questa regione dovrebbe mettere in moto la crescita dei ricavi e il relativo aumento degli utili, mancato negli ultimi quattro anni. Di seguito un commento di Can Elbi, gestore di portafoglio del fondo JB Europe Focus di Swiss & Global AM.

In un contesto di progressiva ripresa economica in Europa e negli USA, rimaniamo ottimisti sulla possibilità che la storia della crescita degli utili in Europa avrà finalmente il suo inizio nel secondo semestre del 2014.
 
Il persistere dei venti contrari provenienti dal mercato dei cambi ha continuato a mettere sotto pressione le stime, attenuando in parte la crescita degli utili legata alla ripresa riscontrata dall’inizio dell’anno. Inoltre, la forza dell’euro ha contribuito a un ulteriore calo del 6% delle stime sugli utili per il 2014, mettendo comunque a segno un +6% di crescita per quest’anno. In considerazione delle politiche annunciate a giugno dalla Bce e di quelle potenziali all’orizzonte, nonché delle differenze nei cicli dei tassi d'interesse tra Stati Uniti ed Europa, continuiamo a credere che il rapporto euro / dollaro sia destinato a un 1,30 piuttosto che a un 1,40. Cesseranno così le pressioni dei cambi negativi sulle stime.
 
Non ci sorprenderemmo nell’osservare i mercati azionari europei prendere una pausa di consolidamento nei prossimi due mesi, in vista di una stagione di utili nel secondo trimestre potenzialmente mista. Tuttavia, i mercati hanno sicuramente spazio di guadagno in prossimità del quarto trimestre. I titoli europei hanno un potenziale di crescita cumulativa del 30 - 40% nei prossimi tre anni, ritornando così al picco del 2008 all'incirca nel 2016.
 
Ci stiamo concentrando su aziende e settori nei quali crediamo che non sia stato ancora apprezzato a pieno il potenziale di ripresa e della relativa leva operativa, come ad esempio nei comparti di mercato dei titoli industriali e dei beni voluttuari.

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