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5/6/2024 | Marcella Persola
La complessità e la volatilità dell’universo degli investimenti richiedono una strategia flessibile e adattabile. Per questo secondo Steve Purdy, gestore del fondo TCW Unconstrained Bond Fund, TCW l'approccio unconstrained può fare la differenza
Dopo gli ultimi dati in rialzo sull’inflazione negli Stati Uniti, cosa possiamo aspettarci dalla FED?
La Federal Reserve ha lanciato un segnale di pazienza in occasione dell’ultima riunione del Federal Open Market Committee (FOMC) del primo maggio. Il presidente Powell era stato esplicito nei suoi commenti a Washington prima del periodo di blackout, osservando che i dati recenti non avevano dato loro maggiore fiducia nel raggiungimento dell’obiettivo di inflazione e che avrebbe potuto essere necessario più tempo per raggiungere il target.
Il FOMC ritiene che l'attuale politica monetaria sia restrittiva e il suo approccio di gestione del rischio prevede la necessità di mantenere i tassi di interesse più alti per un periodo più lungo, invece di aumentare ulteriormente i tassi. La FED ritiene di non dover segnalare il rischio di ulteriori rialzi dei tassi in futuro, considerando la sua posizione sulla politica attuale e la necessità di avere pazienza nel raggiungere il suo obiettivo di inflazione al 2%.
Quale sarà l’impatto sui mercati obbligazionari?
Il recente rialzo dei rendimenti dei Treasury è stato determinato dall'aumento dei tassi reali, e non delle aspettative di inflazione, il che implica che il movimento riguarda più la crescita economica e solo in parte le capacità della FED nella lotta all'inflazione. I break-even dei Treasury Inflation-Protected Securities (TIPS), che misurano le aspettative di mercato sull'inflazione, non hanno visto importanti movimenti al rialzo.
Il mercato ha rivalutato il percorso di politica monetaria della Fed sulla base di un'inflazione più alta del previsto, di migliori dati sui salari e di un'indagine positiva dell'Institute for Supply Management (ISM) sulla produzione. Di conseguenza, il mercato prevede ora un solo taglio dei tassi di interesse nel 2024 e meno di quattro tagli totali entro la fine del 2025, riflettendo un allentamento più graduale della politica monetaria rispetto alle precedenti aspettative.
Un approccio unconstrained può fare la differenza in questa fase? In che modo?
In una fase dinamica per il mercato obbligazionario, come quella attuale, un approccio unconstrained può fare la differenza. Il mercato è influenzato da molteplici correnti trasversali e temi chiave, tra cui la politica dei tassi d'interesse delle banche centrali, l'inflazione, le tensioni geopolitiche e i conflitti in corso. Questi fattori contribuiscono alla complessità e alla volatilità dell’universo degli investimenti e richiedono una strategia flessibile e adattabile.
Più nel dettaglio, il mercato del credito corporate sta registrando una crescente disomogeneità di comportamento tra i consumatori, che stanno modificando i modelli di spesa in risposta all'aumento dei prezzi e dei costi di finanziamento. Analogamente, nel mercato delle cartolarizzazioni si registra una notevole dispersione tra i prezzi elevati degli immobili residenziali, e la perdita di valore di molte asset class legate agli immobili commerciali. Alla luce di queste diverse condizioni di mercato, gli investitori dovrebbero privilegiare la flessibilità per sfruttare le opportunità più interessanti, piuttosto che essere vincolati da un benchmark specifico. La capacità di sfruttare il mispricing tra le varie asset class è fondamentale per generare alfa nei mercati odierni, e un approccio unconstrained consente agli investitori di navigare in modo più efficace in questo contesto complesso.
Quali sono i settori più interessanti?
I titoli garantiti da mutui ipotecari (MBS) statunitensi offrono attualmente i livelli di rapporto rischio-rendimento più interessanti nel mercato del reddito fisso. Questi titoli sono scambiati a valutazioni più convenienti rispetto al credito societario, offrendo un carry interessante, con un rischio di credito minimo. Inoltre, se i tassi di interesse dovessero scendere rispetto ai livelli attuali, beneficerebbero della convessità della curva. Guardando alla curva dei Treasury, la parte a breve (2 anni) presenta i migliori rendimenti corretti per il rischio, poiché le curve dei rendimenti invertite non sono sostenibili. Ci aspettiamo che la curva si “normalizzi”, sia in caso di rallentamento, sia di ripresa dell'economia.
Quali invece quelli da evitare?
Sebbene i rendimenti del credito societario siano interessanti, gli spread sono vicini ai livelli più bassi degli ultimi dieci anni. Considerando questi livelli di spread e la nostra previsione che gli utili societari abbiano un margine di miglioramento limitato, abbiamo ridotto l'esposizione alle obbligazioni investment-grade e high-yield nei portafogli unconstrained. Tuttavia, abbiamo individuato opportunità specifiche nei titoli investment-grade a basso rating e in quelli high-yield a medio rating. In conclusione, nell'attuale contesto di mercato è giustificato un approccio selettivo al credito societario.
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