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Jackson Hole, l’ora di Powell

8/23/2024 | Max Malandra

Il presidente della Federal Reserve statunitense parlerà oggi nel corso del simposio annuale. Attese sui “toni” del suo discorso.


L’appuntamento dei banchieri centrali di Jackson Hole entra oggi nel vivo. Alle ore 8  locali (le 14 italiane), infatti, salirà sul palco il presidente della Federal Reserve statunitense Jerome Powell: l’intervento sarà poi trasmesso sul canale youtube della Fed di Kansas City (qui) alle ore 16 italiane.

L’evento è atteso perché dalle parole di Powell si dovrebbe riuscire a trarre le indicazioni per le prossime mosse della banca centrale Usa in tema di tassi di interesse. 

“Dopo aver mantenuto i tassi di interesse ai massimi da 20 anni per oltre un anno, ci si aspetta che Powell dia il via libera a una riduzione dei tassi nella riunione del 18 settembre – mette in chiaro Kevin Thozet, membro del Comitato Investimenti di Carmignac - Questo potrebbe segnare l'inizio di un ciclo di allentamento monetario, con un taglio dei tassi di 25 punti base per ogni meeting fino alla fine dell'anno. Powell ha agito con cautela, probabilmente per evitare continui cambi di rotta, che avrebbero potuto minare la fiducia dei consumatori e danneggiare l'economia. Ora che tutte le condizioni sembrano essere favorevoli, la Fed spera di poter iniziare un vero e proprio ciclo di allentamento, senza dover ricorrere a interventi sporadici o a una singola azione”.

“Sarà difficile per Powell esporsi verso un percorso preciso – avvisa Gero Jung, Chief Economist di Mirabaud Asset Management - Quello che potrebbe dire è che la Fed è “molto vicina” o “prossima” a un allentamento, o che l'attenzione si è spostata dall'inflazione alla stabilità del mercato del lavoro, che sta rallentando, ma che non sta crollando. Anzi, i numeri settimanali delle richieste di sussidi di disoccupazione sono diminuiti, mentre l'indice ISM dei servizi mostra che il sottoindice dell'occupazione è tornato a crescere a luglio. Questo sarebbe anche indizio di un taglio dei tassi a settembre. I mercati valutari e dei tassi hanno già prezzato questi messaggi”. 

“Il mercato prezza quasi quattro tagli da 25 pb entro fine anno e otto tagli da 25 pb nei prossimi dodici mesi - commenta Blerina Uruci, Chief US Economist, T. Rowe Price - Powell confermerà che il FOMC sarà pronto a iniziare a tagliare i tassi nella riunione di settembre (i verbali del FOMC di luglio hanno mostrato che la stragrande maggioranza del FOMC era d'accordo anche prima dei dati sui salari di luglio”.

“Il principale rischio risiede nell'apparente divergenza tra ciò che si prevede che Powell segnali in termini di ritmo (un taglio iniziale, seguito da una serie di tagli assicurativi di 25 punti base) e ciò che alcuni partecipanti al mercato si aspettano (un taglio di 50 punti base per la riunione di settembre, che troviamo ottimista dato lo stato dell'economia – intervoene Thozet - Powell, consapevole di questa dicotomia - e del delicato stato dei mercati - sceglierà senza dubbio le proprie parole con saggezza”.

“I rischi potrebbero derivare da comunicazioni più restrittive da parte della Fed. In tal caso, sia i titoli obbligazionari che quelli azionari potrebbero reagire negativamente” aggiunge Jung.

“Alla luce dei prezzi attuali, un discorso dovish potrebbe probabilmente spingere i mercati in due direzioni - riassume l'economista di T. Rowe Price -  Aumentare il numero totale di tagli nel corso del prossimo anno avvicinandosi a 9 (da 8 tagli); e anticipare i tagli dei tassi di interesse nei prossimi sei mesi. Tuttavia, in assenza di dati più morbidi, sarà difficile che i prezzi di mercato diventino significativamente più dovish di quelli attuali. Un segnale dovish durante il discorso di Jackson Hole, tuttavia, potrebbe portare a un forte riprezzamento delle aspettative sui tassi in risposta alle sorprese dei dati negativi nelle prossime settimane”.

“Nel complesso, ci si aspetta che i mercati azionari reagiscano positivamente a qualsiasi indicazione e conferma che l'allentamento della politica monetaria negli Stati Uniti stia per iniziare, specialmente quei cosiddetti "proxies obbligazionari" tipicamente presenti nel settore sanitario, dei beni di consumo o immobiliare – conclude Thozet - Mentre i mercati dei titoli di Stato potrebbero raffreddarsi, dato che nutrono speranze relativamente elevate sulla possibilità che la Fed attui un taglio importante già a settembre”.

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