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6/10/2024 | Daniele Riosa
“I partiti di estrema destra “anti-establishment” si sono rafforzati in Europa, ma non hanno superato le stime. Ciò significa che la “maggioranza centrista” è intatta nel Parlamento europeo, guadagnando probabilmente più del 55% dei voti totali, mentre i partiti verdi in tutta Europa hanno perso seggi”. Reto Cueni, chief economist di Vontobel, sottolinea che “l'impatto più diretto delle elezioni sul panorama politico europeo è che il presidente francese Emanuel Macron ha indetto elezioni lampo alla fine del mese, poiché il suo partito è stato pesantemente sconfitto dal partito di destra francese “Rassemblement National”.
Per Cueni “ci sono implicazioni per gli investitori. In primo luogo, i risultati indicano ancora una “maggioranza centrista” stabile in Europa, il che è importante in tempi di elevata incertezza geopolitica, la guerra in Ucraina e la rivalità tra Stati Uniti e Cina. Finora si tratta di una notizia positiva per gli investitori. Tuttavia, le prossime settimane mostreranno se i partiti centristi riusciranno a lavorare insieme e a eleggere un presidente della Commissione europea centrista per il nuovo mandato quinquennale”.
In secondo luogo, “lo spostamento verso partiti di destra più “anti-establishment”, che si schierano contro il “new deal verde” e danno priorità alla sicurezza nazionale e al controllo delle frontiere nella loro agenda, mostra come sia cambiato l'orientamento politico in Europa. Dopo le sconfitte del “blocco” dei Verdi in Parlamento, lo slancio politico per la “transizione verde” è ostacolato e aumenta la probabilità che durante la legislatura la spesa pubblica per le iniziative verdi venga probabilmente ridotta, mentre aumenterà quella per la difesa e il controllo delle frontiere. Gli investitori dovranno prestare attenzione a quando, a metà luglio, i candidati al prossimo mandato di presidenza dell'UE presenteranno i loro programmi, che forniranno indicazioni sull'agenda dei partiti e sullo slancio politico in Europa”.
Elliot Hentov, head of macro policy research di State Street Global Advisors, rileva che “l'impatto più immediato sul mercato deriva dall'ulteriore rischio sovrano in Francia. Lo scioglimento del Parlamento e le nuove elezioni che si terranno il mese prossimo implicano che, nel breve periodo, non vedremo l’introduzione di un programma di consolidamento fiscale né si affronteranno le riforme strutturali. Dato l'elevato deficit di bilancio del Paese, l'assenza di miglioramenti implica un premio di rischio più elevato per le obbligazioni francesi e per tutti gli altri paesi sovrani più deboli dell'Eurozona. La debolezza interna della Francia (e della Germania) potrebbe riservare una sorpresa in termini di forza della Commissione europea. Se la Von der Leyen riuscisse a essere riconfermata dal Parlamento europeo, ne uscirebbe rafforzata nel suo secondo mandato, dato che i governi nazionali sono concentrati sul piano interno e mancano di leadership a livello europeo. Ciò potrebbe rendere più forti le iniziative geopolitiche dell'Europa, ad esempio sull'Ucraina o sulle relazioni commerciali con la Cina”.
“L'eccezione - conclude Hentov - è rappresentata dalla politica sul clima, che probabilmente sarà vittima della svolta a destra delle elezioni europee. In questo caso è probabile che le regole dell'UE vengano attenuate, i sussidi tagliati e le sanzioni ridotte. Non è chiaro se questo possa essere vantaggioso o dannoso per la competitività europea a lungo termine”.
Per Giacomo Calef, country head Italia di NS Partners, “le elezioni europee hanno influenzato le sorti di diversi ambiti economici. Ad esempio, oggi l’euro sta subendo un calo dello 0,6% rispetto al dollaro, a seguito della vittoria in Francia del partito di estrema destra - Rassemblement National -, che ha portato Macron a convocare elezioni parlamentari anticipate, causando agitazione nei mercati. Le elezioni hanno avuto un impatto significativo anche sugli spread. L'incertezza politica e le preoccupazioni sugli orientamenti futuri dell'Unione Europea, accentuate dall’instabilità politica in Paesi come Francia e Germania, stanno contribuendo ad un aumento dello spread: questo incremento riflette un maggior rischio associato agli investimenti nei titoli di stato di Paesi fortemente indebitati rispetto a quelli di Paesi più stabili. Il maggior peso assunto dalla destra nelle ultime elezioni potrebbe pregiudicare anche politiche fiscali comunitarie come il Next Generation EU, un piano che prevede significativi investimenti pubblici e riforme a favore della transizione green e della digitalizzazione. Importante anche sulle politiche industriali a livello europeo: una coalizione di destra potrebbe infatti adottare un approccio meno restrittivo alle regolamentazioni ambientali, il che desta qualche preoccupazione su un eventuale rallentamento delle iniziative green".
“La stabilità politica, anche in Europa, è fondamentale per spingere su altre politiche fiscali comunitarie, oltre alla necessità di un impulso sugli investimenti, soprattutto in un contesto di rallentamento a livello continentale. In particolare, nel settore industriale si evidenzia il rallentamento più marcato, come si nota dai dati usciti oggi su quello italiano, che mostra un calo del 2,9% rispetto a un anno fa”, conclude Calef.
Secondo Richard Brown, client portfolio manager di Janus Henderson, “il risultato francese rappresenta una battuta d'arresto per l'integrazione all'interno dell'Unione Europea, sostenuto da Macron. Ciò sarà probabilmente negativo per il settore bancario, dato che le aspettative di un'attività paneuropea di M&A nel comparto che porti a un mercato più consolidato saranno ora ridimensionate. Inoltre, rappresenta una battuta d'arresto per la capacità dell'Europa di concepire una politica industriale a livello continentale, in grado di competere con le strategie di “autosufficienza” e reshoring di Stati Uniti e Cina. Al momento i mercati europei hanno ceduto ma non eccessivamente e l'euro si è indebolito. Sebbene una valuta comune più debole renda più difficile per la Banca Centrale Europea tagliare i tassi, sarà interessante vedere come cambieranno le aspettative sulle prossime decisioni di Francoforte. A nostro avviso, c'è ancora una ragionevole probabilità che siano in arrivo ulteriori movimenti di politica monetaria dopo il taglio della scorsa settimana. Inoltre, una valuta più debole potrebbe aiutare gli esportatori europei e le piccole imprese. Anche la natura "ad onda" della politica europea è un fattore noto. La destra ha già vinto le elezioni in Europa, ma raramente ha portato a un cambiamento radicale delle politiche".
Per il continente nel suo complesso, l'esperto ritene che "questo rappresenti probabilmente un piccolo evento di de-rating, che toglie smalto a quella che finora è stata una narrazione piuttosto forte per l'azionario europeo nel 2024. I risultati delle elezioni parlamentari dell'UE sono stati ragionevolmente in linea con i dati dei sondaggi precedenti alle votazioni, suggerendo che i rischi erano già in parte prezzati. Tuttavia, questi risultati potrebbero rappresentare un colpo al sentiment del continente, con gli investitori che si accorgono dei rischi politici che erano stati messi in secondo piano nell'ultimo anno”.
Lizzy Galbraith, Political Economist di abrdn, concentra la sua analisi sul voto in Francia: “Dopo i pessimi risultati alle elezioni parlamentari europee, in cui il suo partito Renaissance ha ottenuto il 15,2% dei voti, nettamente indietro rispetto al Rassemblement National (Rn) di Marine le Pen che ha ottenuto il 31,5%, il presidente francese Macron ha annunciato elezioni parlamentari lampo il 30 giugno e il 7 luglio.Le elezioni parlamentari non modificheranno la posizione di Macron come presidente, ma lo renderanno vulnerabile all’eventualità di governare con i partiti dell'opposizione che controllano il parlamento, accentuando ulteriormente le difficoltà incontrate nell'approvare le leggi durante il proprio attuale mandato. Macron spera di sfruttare le preoccupazioni degli elettori francesi relativamente alla forza del Rassemblement National per unificare i voti dell'opposizione e rafforzare la propria base elettorale, ma con la sua bassa popolarità personale si trova di fronte a una battaglia in salita. A differenza del sistema proporzionale utilizzato nelle elezioni parlamentari europee, le elezioni parlamentari francesi utilizzano il sistema “first past the post” (uninominale/maggioritario secco). Quindi anche se il Rassemblement National sembra lanciato verso importanti risultati questi potrebbero non essere così sostanziali come suggerisce il risultato di questo fine settimana”.
Anche Axel Botte, head of market strategy, Ostrum AM, affiliata di Natixis IM, sposta il focus su Parigi: “Il Presidente Macron ha deciso di indire elezioni lampo per la Camera bassa. C'è una notevole incertezza riguardo alle prossime elezioni. Non è infatti chiaro se il partito di estrema destra Rassemblement National possa ottenere una maggioranza di governo in questo momento. La mancata formazione di un governo guidato dal Rassemblement National potrebbe comunque rendere il centro-destra di Macron l'unica soluzione praticabile. In ogni caso, queste elezioni sono estremamente importanti in vista delle prossime elezioni presidenziali del 2027. Oggi il CAC sta cedendo rispetto agli indici europei più ampi (-1,6% rispetto al DAX -0,6% per esempio) e lo spread sugli OAT a 10 anni è più ampio di 4 punti base arrivando a 52. Le elezioni anticipate hanno quindi avuto un impatto maggiore rispetto all'ultima decisione di S&P di declassare il rating francese ad AA-“.
Per il team di Natixis CIB (Corporate and Investment Banking) Parigi, “i risultati delle elezioni europee non hanno cambiato significativamente gli equilibri di potere nel Parlamento Ue, con un netto predominio del gruppo di centrodestra seguito dal partito socialista, dal gruppo liberale Renew e dai Verdi. Nonostante il calo dei seggi, la maggioranza europeista rimane forte. I risultati nazionali, soprattutto in Francia, hanno creato un'onda d'urto con una netta vittoria del Rassemblement Nationale di estrema destra. In risposta, il presidente Emmanuel Macron ha annunciato lo scioglimento dell’assemblea nazionale e le elezioni legislative anticipate che si terranno il 30 giugno e il 7 luglio. Ci sono quattro possibili scenari alla luce dell’esito delle elezioni europee, inclusa la possibilità di coabitazione tra Macron e un primo ministro del Rassemblement National. Altri scenari includono una rinascita del partito del Rinascimento, una rifocalizzazione dei partiti europeisti o la coabitazione con un’Unione della sinistra. È probabile che questi eventi ridefiniscano le dinamiche politiche del paese. Sui mercati vediamo già uno spread di 5 punti base sul Bund OAT a 10 anni, intorno ai 53 punti base all'apertura di questa mattina. Con la rinnovata volatilità, attualmente vediamo un livello di equilibrio a 60 pb per lo spread del Bund OAT a 10 anni. Questo equilibrio è destinato a cambiare a seconda degli ulteriori sviluppi politici”.
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