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6/20/2024 | Redazione ADVISOR
Come ampiamente previsto dagli analisti, la Bank of England ha deliberato di tenere i tassi fermi al 5,25% per la settima riunione consecutiva, con sette voti a favore e due contro questa decisione. Vediamo come i gestori commentano la decisione presa dalla BoE.
Richard Flax, chief investment officer di Moneyfarm, spiega che “con la discesa al 2% dell’inflazione globale, gli analisti prevedono che il primo taglio dei tassi di interesse dopo la pandemia sia prossimo e che dovrebbe avvenire in agosto. Mentre i mercati attendono ulteriori sviluppi, l'approccio cauto della BoE dimostra l'impegno a guidare l'economia verso obiettivi di lungo termine, riconoscendo la complessità della relazione tra politica monetaria e circostanze economiche correnti”.
Jamie Niven, senior fixed income fund manager di Candriam, sottolinea che "data l’assenza di nuove previsioni o di una conferenza stampa e data la sospensione dei discorsi del governatore in vista delle elezioni generali nel Regno Unito, non sorprende che oggi la BoE non abbia apportato alcuna modifica. Tuttavia, la dichiarazione di politica monetaria è stata alquanto dovish: infatti, la decisione odierna è stata caratterizzata come ‘finemente equilibrata’ da parte di alcuni membri del comitato, tra cui riteniamo probabile vi siano il governatore Bailey e altri membri chiave interni del MPC; inoltre, non c'è stato alcun allarme per le recenti sorprese al rialzo sull'inflazione dei servizi. Continuiamo a credere che la BoE inizierà un ciclo di tagli a partire da agosto e che taglierà più di quanto il mercato stia attualmente valutando, sicuramente rispetto alle altre principali banche centrali. Pertanto, privilegiamo unna posizione lunga sul mercato dei tassi del Regno Unito".
Neil Mehta, portfolio manager di RBC BlueBay investment grade euro aggregate bond fund, rileva che “con l’obiettivo di riportare l’inflazione al 2%, era evidente che questa riunione sarebbe stata difficile per la BoE, considerando anche le pressioni per tagliare i tassi di interesse finché c’era l'opportunità. Tuttavia, data la vicinanza alle elezioni generali, con l'IPC dei servizi al 5,7% e la crescita dei salari appena al di sotto del 6%, la Bank of England ha fatto bene a mantenere i tassi fermi, lasciando più tempo alla politica monetaria di riflettersi sull'economia e di ridurre le pressioni sui prezzi sottostanti. Mentre due membri del MPC hanno chiesto un taglio, alcuni membri del gruppo che premeva per mantenere i tassi fermi hanno cominciato a mettere in dubbio la persistenza dell'inflazione dei servizi, viste le recenti sorprese al rialzo. Tuttavia, riteniamo che ciò sia fuorviante e continuiamo a pensare che i dati continueranno a indicare la persistenza dell'inflazione e la ripresa della domanda interna, mettendo in dubbio che i tassi d'interesse siano sufficientemente restrittivi per riportare l'inflazione al 2% nel medio termine, limitando di conseguenza qualsiasi significativo allentamento della politica monetaria”.
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