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Alla ricerca di opportunità nelle PMI italiane

6/10/2024 | Paola Sacerdote

Valutazioni attraenti, solide strutture patrimoniali e management team di elevato standing sono le caratteristiche delle aziende del segmento Euronext Growth Milan con ottime prospettive di crescita.


È un segmento di mercato, l’Euronext Growth Milan, (EGM) dedicato alle PMI dinamiche e competitive, che ha ottime opportunità di investimento ma dove la parola d’ordine è estrema selettività, e dove bisogna avere un occhio di riguardo per le società che si siano dimostrate proattive all’adozione di principi di governance ispirati a trasparenza e best-in-class standards. È la view di Stefano Corneliani, head of Websim Corporate, illustrata in questa intervista per la consueta rubrica “Il gestore della settimana”.

Quali sono i trend attuali e futuri che potrebbero influenzare le performance del segmento Euronext Growth Milan?

Fattori company specific e macro a parte, l’intervento del legislatore potrebbe giocare un ruolo determinante per performance attuali e future del segmento EGM. Ben lungi dall’invocare un intervento pubblico che possa stravolgere sane dinamiche di mercato, crediamo che iniziative di politica industriale sarebbero di mutuo beneficio per pubblico e privato. Interventi legislativi che possano incentivare la destinazione di capitali alle PMI, quale ad esempio la costituzione di un “Patrimonio Destinato”, così come interventi mirati a rivitalizzare il comparto dei PIR potrebbero alimentare un consistente aumento della liquidità, favorendo una riduzione del rischio e consentendo il ripristino di valutazioni adeguate. Parimenti, interventi legislativi a supporto di aggregazioni societarie favorirebbero crescita nonché la creazione di campioni nazionali nei rispettivi settori di attività. Del resto, per come amiamo definirlo, l’EGM altro non è che un ascensore sociale dedicato a società dinamiche che abbiano l’ambizione di prefiggersi importanti traguardi. 

 Quali sono le attuali opportunità di investimento nel mercato EGM nell'attuale contesto di mercato e perché?

Come Websim Corporate sono quattro i titoli che, agli attuali prezzi di mercato, riteniamo abbiano un significativo potenziale di apprezzamento: Allcore, Energy, MAPS Group e Casta Diva Group. Per quanto operanti in settori eterogenei caratterizzati da differenti dinamiche, queste società sono accomunate da una spiccata vocazione acquisitiva, tratto essenziale per le società che vogliano cogliere appieno le potenzialità di un segmento, quale l’EGM, dedicato a PMI con significative prospettive di crescita, anche (ma non solo) per linee interne.  Valutazioni attraenti, solide strutture patrimoniali e management team di elevato standing confermano le solide basi sulle quali potrà poggiare lo sviluppo futuro, supportando la nostra visione positiva. A queste società si aggiungono due osservate speciali, Almawave e eVISO: la prima capace di riassumere quindici anni dedicati alla ricerca e sviluppo nel campo dell’Intelligenza Artificiale nel lancio di Velvet, famiglia di modelli di IA open source, multilingua e multimodale, la seconda società che grazie ad una piattaforma proprietaria supportata da IA ha rapidamente guadagnato quota di mercato nella commercializzazione di energia elettrica e gas, dando prova della scalabilità del proprio modello di business. 

Quali sono i principali rischi associati agli investimenti nelle PMI quotate sull'EGM?

A significativi potenziali upside, per contro, l’investimento in PMI quotate all’EGM comporta intrinsecamente livelli di rischio più elevati di quelli tipici dei titoli a più larga capitalizzazione. Un maggior livello di rischio che origina da diversi fattori. Tra questi, riteniamo che limitata liquidità ed elevata volatilità delle stime abbiano un ruolo preminente. Nel concreto, basti osservare come solo il 10% dei titoli quotati all’EGM è stato, negli ultimi 12 mesi, in grado di sviluppare scambi medi giornalieri superiori a €100,000, in talune circostanze penalizzati da un flottante di mercato estremamente ridotto, in tante altre, da una strutturale carenza di newsflow, relegato in molti casi alla sola comunicazione dei risultati. Alla stessa stregua, la volatilità di stime e risultati è un ulteriore importante fattore di amplificazione del rischio. Uno sguardo a quanto verificatosi negli ultimi (soli) tre mesi, evidenzia come 2/3 delle società EGM abbia riportato risultati 2023 inferiori alle stime di consensus e analoga è stata la percentuale di società EGM le cui prospettive 2024 e 2025 sono andate deteriorandosi, evidenziando come i minori profitti 2023 avessero origine non meramente congiunturale. Infine, l’andamento dei tassi di interesse rispetto ai quali è nota agli operatori di mercato la correlazione inversa esistente tra performance del comparto delle c.d. small caps ed i tassi di interesse, appunto. A quest’ultimo riguardo, non offre supporto l’approccio “higher for longer” adottato dalle Banche Centrali, e che ci auguriamo sia oggetto di revisione nella seconda parte dell’anno (la BCE ha appena tagliato i tassi di 25 punti base, ndr). Pertanto, nel mare magnum dell’EGM la parola d’ordine è (e rimane) estrema selettività, ponendo un occhio di riguardo a società che si siano dimostrate proattive all’adozione di principi di governance ispirati a trasparenza e best-in-class standards. 

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