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2/2/2021 | Redazione Advisor
Il futuro del commercio e la caring economy. Sono due promettenti aree di interesse per gli investitori in questo inizio anno identificate da Robeco.
La pandemia ha innescato l'aumento della digitalizzazione, dimostrando l’importanza dell’e-commerce nella vita quotidiana dei consumatori di tutto il mondo. Si tratta di processi destinati a durare ben oltre la ripresa delle economie e il ritorno alla normalità. “Per molti clienti, infatti, la praticità dello shopping è più importante del prezzo dei prodotti e, per questo motivo, è probabile che il futuro del commercio sia rappresentato da una combinazione ibrida di acquisti online e offline” spiegano Jack Neele e Richard Speetjens, portfolio manager, Robeco Global Consumer Trends. “Durante la crisi, il boom dell'e-commerce ha favorito non solo i grandi rivenditori online come vendita su Internet si è rivelata – sorprendentemente - la salvezza anche di molti rivenditori al dettaglio, costretti a chiudere i propri negozi durante i lockdown”.
Inoltre, evidenziano i gestori, lo scorso anno è esplosa la domanda di prodotti a filiera corta. “In questo caso sono stati i consumatori i primi sostenitori di aziende e marchi la cui sopravvivenza era a rischio, a dimostrazione del fatto che i clienti sono sempre più fedeli ai loro marchi preferiti. Di questo trend beneficeranno anche tutte le società che favoriscono un e-commerce sostenibile e locale. La pandemia non ha solo innescato il boom del digitale, ma ha anche intensificato la concorrenza. Se da un lato Amazon ha assunto 400.000 dipendenti per fronteggiare l’aumento della domanda, dall’altro molte aziende digitali e webshop più piccoli, legati a rivenditori tradizionali, sono cresciuti a una velocità ancora maggiore. Di conseguenza, mai come ora gli investitori devono cercare di individuare i vincitori di domani”.
Il secondo tema più importante di quest’anno è secondo Neele e Spèeetjens la cosiddetta caring economy, che si interessa sia delle persone che del pianeta. “Il Covid-19 ha costretto i governi di tutto il mondo a mettere la salute pubblica al centro delle proprie politiche. Prevediamo che questa maggiore attenzione al benessere e all’igiene farà aumentare sensibilmente la spesa al consumo per la cura della persona, dell’infanzia e persino degli animali domestici. Gli attuali trend a sostegno di un settore globale come la cura della casa e della persona si manterranno solidi anche nel 2021, con il radicarsi di abitudini legate alla pulizia della casa e all’igiene personale. Sebbene, in fase di recessione, i consumatori tendano a preferire i prodotti più convenienti, l'attuale pandemia si è dimostrata un’eccezione, confermando la solidità dei marchi più prestigiosi e affidabili”.
Per quanto riguarda in particolare la cura dell’infanzia, è un mercato in forte espansione da dieci anni, grazie alla maggiore percentuale di donne che lavorano e alla crescente attenzione sia per l'educazione della prima infanzia sia per la qualità della vita. “Nonostante lo shock provocato dal Covid-19, i driver di lungo termine sembrano sempre gli stessi e rappresentano un’opportunità di investimento interessante. Il segmento finanziato dai datori di lavoro presenta dinamiche interessanti, grazie a ricavi altamente ricorrenti e simili a una rendita, garantiti da contratti di lungo termine della durata anche di quindici anni. Tra l’altro, gli asili (nido) finanziati dai datori di lavoro richiedono poco capitale, visto che spesso sono le aziende a fornire i locali” proseguono i gestori.
Infine, un altro settore molto promettente è quello della cura degli animali domestici, che già in passato si è dimostrato immune ad eventuali recessioni.
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