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Le opportunità della "nuova Cina"

8/25/2011 | Marco Gementi

La Cina sta mutando da "fabbrica del mondo" a paese orientato ai consumi interni e ai servizi in linea...


La Cina sta mutando da "fabbrica del mondo" a paese orientato ai consumi interni e ai servizi in linea al dodicesimo piano quinquennale.

 

Entrando nello specifico quale è l'attuale situazione dell'azionario cinese?

 

Secondo Mike Shiao, responsabile dei mercati di Hong Kong e Cina e gestore responsabile del comparto Invesco Greater China Equity, negli ultimi tempi il sentiment di mercato nelle piazze azionarie cinesi è stato caratterizzato da un’estrema fragilità. La mancanza di un indirizzo ovvero l’iperreattività da parte dei listini azionari in Cina può essere in parte attribuita alle notizie negative diffuse di recente a proposito dei problemi di corporate governance e rendicontazione finanziaria delle imprese cinesi quotate negli Stati Uniti.

 

I titoli selezionati sono stati ulteriormente esasperati e trascinati al ribasso dalle attività di vendita allo scoperto.L'approccio è molto prudente e selettivo sull’acquisto di emissioni cinesi, ivi compresi i titoli quotati negli Stati Uniti.

Per quanto riguarda all'analisi che applichiamo alle imprese, tendiamo a seguire la nostra “regola d’oro”: evitare le aziende di cui non possiamo verificare asset e scritture contabili ovvero quelle che utilizzano società di revisione minori o cambiano spesso auditor. Prestiamo inoltre attenzione ai flussi di cassa delle imprese, non solo al dato sugli utili. Infine, nel caso di società che occasionalmente effettuano raccolte di capitali, verifichiamo che l’uso a cui vengono destinati i fondi raccolti corrisponda alle intenzioni annunciate. Queste procedure ci consentono di non cadere nei tranelli che il mercato può tendere e di conoscere in modo approfondito le società nelle quali investiamo.

 

Quali sono le nuove opportunità che offre la Cina?

 

Il modello basato sugli investimenti è perdurato per la maggior parte dell'ultimo decennio, tanto che gli investimenti fissi hanno concorso per l’8,6% alla crescita del 9,1% registrata dal PIL reale cinese nel 2009. Questo fattore da solo è stato in grado di controbilanciare l'apporto negativo dovuto alla stagnazione dell’export. Tuttavia, nonostante la vivacità dello sviluppo economico, il governo cinese è consapevole che la composizione della crescita deve essere modificata in favore delle attività interne, focalizzandosi sui consumi e sui servizi in modo da poter sfruttare gli 8 milioni di laureati che la Cina "sforna" ogni anno. La redistribuzione della crescita è dunque diventato il tema centrale del 12° piano quinquennale.

In termini di opportunità d’investimento, le società produttrici di beni di consumo discrezionali saranno fra i principali beneficiari della recente inflazione salariale e delle politiche governative finalizzate a incrementare il reddito disponibile.
Nel settore delle infrastrutture, non mancheranno ampie opportunità legate alla costruzione di alloggi economici, in quanto l’urbanizzazione rappresenterà una fonte secolare della domanda di abitazioni nelle aree urbane per gli anni a venire. L’universo di investimento lungo la catena del valore è considerevole e include materiali edili, cemento e altri segmenti
periferici.
 

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