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Pictet AM, è ora di allegerire il portafoglio equity?

6/9/2017 | Redazione Advisor

Ma quest’anno il vecchio detto ‘sell in May and go away’ potrebbe essere smentito. Questa è l'opinione espressa dall'unit strategist di Pictet Asset Management.


L’esperienza insegna che in vista dell’estate è meglio alleggerire il portafoglio azionario. Ma quest’anno il vecchio detto ‘sell in May and go away’ potrebbe essere smentito. Questa è l'opinione espressa dall'unit strategist di Pictet Asset Management.

 

"La ripresa dell’economia globale è sempre più diffusa grazie all’attività sui mercati emergenti. Contemporaneamente, le aziende godono di discrete prospettive di utile e le condizioni monetarie restano favorevoli in tutto il mondo grazie agli ampi stimoli delle banche centrali. Un altro segnale rialzista arriva dagli indicatori tecnici da noi monitorati, che nell’insieme puntano alla continua rivalutazione dei corsi azionari, avvalorando la nostra tesi di una sovraesposizione al mercato. Sebbene ormai elevate dopo mesi di rialzo, le valutazioni possono salire ancora, soprattutto in Europa e nei mercati emergenti" si legge nella nota del gruppo.

 

"Confermiamo inoltre il sottopeso delle obbligazioni, nella convinzione che il recente calo dei rendimenti abbia fatto il suo corso e che con l’accelerazione congiunturale i prezzi si troveranno nuovamente sotto pressione. I nostri indicatori del ciclo economico dipingono un quadro di crescita globale sostenuta. Gli indicatori anticipatori globali, ai massimi da gennaio 2014, puntano a una crescita mondiale annualizzata del 3,4% quest’anno, al di sopra delle nostre previsioni"

 

Sul fronte dell'Europa per gli esperti della casa di gestione "l’economia dell’eurozona resta stabile e secondo noi continuerà a crescere dell’1,5-2,0% annualizzato. Tale dinamica dimostra che il credito a imprese e famiglie reagisce positivamente agli stimoli monetari della Banca centrale europea. Nel complesso il miglioramento dei dati sull’attività economica dovrebbe permettere alla BCE di revocare la linea espansiva alla riunione di giugno, cominciando a ridurre gli acquisti di obbligazioni nel 2018".

 Sul fronte equity "L’azionario USA in particolare è ancora oneroso rispetto alla maggior parte delle altre regioni. Occorre inoltre notare che le aziende pubblicano ottimi dati di fatturato e utile. Il rapporto fra revisioni al rialzo e al ribasso delle previsioni degli analisti ha raggiunto un massimo settennale e i nostri modelli mostrano che la crescita dei profitti fra le società dell’indice MSCI dovrebbe superare la stima di consensus del 14% nel 2017".

 

Infine "gli indicatori tecnici si confermano positivi per le azioni e neutrali o negativi per i bond. Secondo i dati EPFR, nella prima settimana di maggio, in vista del secondo turno delle presidenziali francesi, gli investitori hanno sottoscritto la cifra record di USD6 miliardi di titoli europei e in base ai nostri parametri questo trend dovrebbe accelerare con la ripresa dell’economia regionale. Gli indicatori tecnici sono inoltre positivi per i mercati azionari emergenti" conclude la nota.

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