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Gestore della settimana: "Wall Street non convince, ma qualcosa ancora c'è"

9/19/2016

AdvisorOnline.it ha intervistato Stephen Moore, gestore azionario long/short di Artemis Investment Management


Siamo giunti alla fine di un lungo rally azionario durato otto anni e i dati ormai evidenziano un generale deterioramento degli utili aziendali. La corsa di Wall Street è giunta al termine? Forse è ancora presto per dirlo. "I mercati sono stati inondati dalla liquidità fornita dalle banche centrali che ha spinto gli investitori a caccia di rendimenti verso asset più rischiosi. Nell'azionario, in particolare, l'America quest'anno ha fatto meglio dell'Europa e del Giappone, dove le rispettive\ banche centrali stanno cercando di ridurre l'impatto dei tassi negativi, perché è percepita come un mercato più sicuro" spiega Stephen Moore (nella foto), gestore dei fondi Artemis US Extended Alpha e Artemis e Artemis US Absolute Return. Entrato in Artemis nel 2014, Moore vanta un'esperienza più che quindicennale in gran parte passati in Threenedle, dove ha passato 12 anni come gestore azionario America.

Nonostante il ciclo giunto ormai a una fase matura, Wall Street secondo il gestore continua a riservare numerose opportunità per gli investitori. E non solo perché resta la principale Borsa valori del mondo ma anche perché presenta settori ancora attraenti. Anche per Moore il rischio principale, invece, è che possa venire a mancare liquidità sui mercati: un'eventualità che potrebbe scatenare la prossima ondata di vendite sui listini, venendo meno il sostegno delle banche centrali. "Esistono poi altri eventi esogeni ai mercati finanziari che possono costituire fonti di rischio. Penso a eventi connessi alle relazioni tra USA, Unione europea e Russia, soprattutto dal punto di vista commerciale, come il TTIP tra Europa e America" prosegue.

Parlando delle elezioni presidenziali negli USA, secondo Moore l’impatto su Wall Street "sarà più negativo che positivo" anche se, ovviamente, "molto dipende dal presidente che sarà eletto". "Preoccupa il gestore, ad esempio, l’isolazionismo commerciale di Trump, che potrebbe portare alla probabile rinegoziazione di alcuni trattati, e anche le posizioni sulla sanità di molti esponenti Repubblicani, che puntano all’abolizione dell’Obamacare, con prevedibli conseguenze negative per il settore dell’healthcare in Borsa" prosegue il gestore.

Quanto all'asset allocation del fondo, Moore vede delle interessanti opportunità nel settore hi-tech, in particolare nelle società produttrici di software. Entrambe le strategie hanno difatti incrementato l'esposizione in titoli di società attive nel settore dei videogiochi digitali (gaming), mentre hanno tratto beneficio dalle posizioni short sui titoli del settore finanziario e dei beni di prima necessità (grandi catene di commercio al dettaglio). Il gestore, infine, mantiene una visione negativa sulle azioni di reddito (telecom e utilities), in quanto la mania per la Borsa da parte degli investitori del reddito fisso dovrebbe venir meno nei prossimi mesi.

 

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