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Mercati emergenti: attenzione alle mosse della Fed

4/2/2015 | Redazione Advisor

Non dovrebbe verificarsi una crisi simile a quelle avvenute negli ultimi decenni, spiega Hans Bevers, Senior Economist di Petercam


Cosa c’è da aspettarsi quando la Fed inizierà a rialzare i tassi d’interesse? Se guardiamo alle ultime tre decadi vediamo come la politica monetaria più rigida negli Stati Uniti abbia giocato un ruolo catalizzatore nella crisi del debito sovrano dell’America Latina dei primi anni ’80 e nella crisi finanziaria avvenuta in Asia alla fine degli anni ’90, mentre più di recente, nel 2013, i mercati emergenti sono finiti sotto pressione quando la Federal Reserve ha comunicato che stava considerando la progressiva riduzione dell’entità degli acquisti effettuati nel quadro del terzo programma di QE.


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Il rialzo dei tassi da parte della Fed è atteso tra giugno - settembre, con molti osservatori che pendono per la fine dell’estate. “Si può affermare con ragionevole tranquillità che non dovrebbe verificarsi a breve una crisi dei Mercati Emergenti simile a quelle avvenute negli ultimi due decenni del secolo scorso” spiega Hans Bevers, Senior Economist di Petercam. “La ragione principale - prosegue - è che da allora molti dei Mercati Emergenti hanno imparato lezioni fondamentali. Ancora più importante, molte valute dei Mercati Emergenti hanno imparato le stesse lezioni, da maggio 2013. La stretta di politica monetaria che sarà attuata dopo il primo rialzo dei tassi probabilmente avverrà in maniera molto più graduale di quanto accaduto alla fine degli anni ’70 e a inizio degli anni ’80, quando Paul Volcker (all’epoca Presidente della Fed) aveva combattuto l’inflazione aggressivamente, e a metà degli anni ’90 quando la Fed colse i mercati di sorpresa”.

Tuttavia, secondo l’economista tutto ciò non significa che i Mercati Emergenti ora siano completamente fuori pericolo e che una politica monetaria statunitense più rigida non creerà ulteriori problemi per questi Paesi. “Dato l'attuale contesto di crescita modesta, il recente calo dei prezzi delle materie prime e la crescente vulnerabilità dell’economia cinese, tassi d’interesse più elevati negli USA potrebbero facilmente portare alla luce una maggiore debolezza dei Mercati Emergenti. Non sembrano esserci gli elementi necessari per far presagire una crisi finanziaria a breve. Nonostante ciò, alcuni Mercati Emergenti sono ancora a rischio” conclude.

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