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Gestore della settimana: “Investire con etica fa bene anche alle performance”

11/10/2014 | Massimo Morici

AdvisorOnline.it ha intervistato Isabel Reuss, portfolio manager European Equity SRI di Allianz Global Investors, esperta di processi di investimento basati sui principi ESG


"Investire con i criteri SRI non detrae valore e riduce il rischio. Anzi. Gli approcci agli investimenti con un occhio all'etica fanno bene alle performance, alle aziende e al paese dove esse producono". Ne è convinta Isabel Reuss (nella foto), senior portfolio manager investimenti azionari europei SRI di Allianz Global Investors. AdvisorOnline.it l’ha incontrata a Milano in occasione di un evento di settore. Prendiamo i risultati del fondo Allianz Valeurs Durable (non distribuito in Italia, dove invece la SGR del colosso assicurativo tedesco è presente in questo segmento con Allianz Euroland Equity SRI): negli ultimi cinque anni ha sovraperformato il benchmark in media del 4,33% annuo al lordo delle commissioni investendo in aziende che hanno creato più posti di lavoro durante la crisi (2008 - 2010) rispetto alla media delle aziende contenute nell’indice di riferimento.

E che alle società, poi, convenga rispettare i principi ESG (Environmental, Social, Governance) lo dimostra se non altro la strategia di investimento di lungo termine del team SRI di Allianz GI, con circa il 40% dei titoli che rimangono in portafoglio per 10 anni o più. A fare i "buoni", insomma, si ottiene la fiducia (e i soldi) da un investitore di lungo termine. "Negli ultimi 10 anni le masse gestite da Allianz GI tramite approccio SRI sono cresciute da poche centinaia di milioni di euro fino agli attuali 24 miliardi di euro a conferma dell’interesse sempre maggiore della clientela europea a questo approccio” spiega Reuss.

“Siamo presenti in tutte le asset class tra fondi comuni retail – prosegue - e istituzionali e mandati di gestione. I nostri fondi azionari seguono tutti un approccio bottom up stock picking alpha generation. La parte più importante è gestita con fondi obbligazionari e azionari ma a differenza di altri gestori abbiamo anche un fondo money market SRI, uno dei più grandi in Europa, che ci serve soprattutto internamente per gestire fondi SRI multi asset: quando abbiamo bisogno di un po' di cassa, anche in questo caso, infatti, dobbiamo utilizzare un fondo monetario che rispetti i principi degli investimenti socialmente responsabili” .

Il team SRI di Allianz Global Investors, che può contare su un team di 51 analisti a livello globale e si avvale della consulenza di un think tank interno, adotta un approccio “best in class”, ossia sceglie imprese che, all’interno del settore di appartenenza, si distinguono per l’elevato profilo ambientale o sociale, anche quando il settore, nel suo complesso, è a rischio dal punto di vista della sostenibilità socio-ambientale. “Il primo filtro che applichiamo a tutte le aziende è quello dei diritti umani, così come descritti nella carta Onu. Poi, dopo l’analisi finanziaria, che deve essere positiva, applichiamo un secondo filtro ESG su corporate governance, ambiente, sviluppo sociale e business behaviour: chi non supera la sufficienza in tutti e quattro i parametri viene scartato. L’universo europeo consiste in 1.000 titoli, escluse le small cap: applicando il filtro dei diritti umani e il filtro ESG, ne escludiamo il 60%. Un titolo, infatti, potrebbe piacermi dal punto di vista finanziario, ma l’ultima parola spetta comunque all’analista SRI che verifica di persona il rispetto dei principi ESG da parte dell’azienda, qualora le informazioni provenienti dai vari data – provider e agenzie di rating non siano aggiornate o poco chiare”.
 
E cosa succede se un titolo perde la “certificazione” ESG? “Nel caso si scopra che un’azienda tenuta in portafoglio successivamente non abbia più i requisiti minimi, il nostro approccio non è l’esclusione automatica dal portafoglio. Preferiamo instaurare un processo di dialogo con il management, per capire il problema o se saranno avviati processi per risolvere le criticità emerse. In questo caso, se l’esito del confronto è positivo, teniamo il titolo in portafoglio, altrimenti lo vendiamo” conclude Reuss. 


CHI E' ISABEL REUSS
Senior portfolio manager investimenti azionari europei SRI e membro del team conviction strategy. Dal 2010 è co-gestore del fondo Allianz Valeurs Durables.  In precedenza è stata senior portfolio manager di un fondo settoriale globale per 10 anni. Nel gruppo Allianz dal 1987, dove ha ricoperto diversi ruoli manageriali in ambito assicurativo, in Italia e negli Usa, Isabel vanta oltre 20 anni di di esperienza nell’asset management. Ha conseguito la laurea presso la Stanford University ed è membro dell’AIAF (Associazione Italiana degli analisti finanziari). Detiene le certificazioni  EFFAS Financial Analyst e EFFAS European ESG Analyst.
 

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