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6/26/2014
Il Brasile, inteso come paese, non può però permettersi di perdere l’opportunità rappresentata dai Mondiali. Infatti, secondo Maarten-Jan Bakkum, senior emerging markets strategist di ING Investment Management, i rischi per il Mondiale stesso, per i vertici della Fifa e per il presidente Rousseff sarebbero semplicemente troppo grandi. Pur non giocando un calcio spettacolare, se non a tratti, e con qualche polemica arbitrale, il Brasile ha comunque vinto il proprio girone e si è qualificato per gli ottavi di finale. L’entusiasmo e il tifo per la nazionale potrebbero mettere in secondo piano le tensioni sociali per un po’.
Si tratta di un fattore cruciale per la rielezione di Dilma Rousseff in ottobre. Un Mondiale e un paese nel caos, con la sconfitta del Brasile, potrebbero dare un colpo di grazia a una campagna elettorale già incerta...
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