Pictet, come cambia il portafoglio con la crisi in Crimea
3/24/2014
Hugo Bain, senior investment manager, Pictet-Russian equities, spiega come cambia l'esposizione del portafoglio in relazione a quello che sta accadendo nell'area tra Russia e Ucraina
HugoBain, senior investment manager, Pictet-Russian equities, spiega come cambia l'esposizione del portafoglio in relazione a quello che sta accadendo in Crimea.
Obbligazionari governativi paesi emergenti - I titoli di debito russi ed il rublo sono scesi a livelli molto bassi, che contrastano fortemente con il profilo di credito e le caratteristiche economiche del paese. I titoli russi denominati in dollari, ad esempio, hanno uno spread di circa 130 basis point sul Treasury americano in più, rispetto alla media dei titoli governativi investment grade emessi dai paesi emergenti. In circostanze normali, questa potrebbe essere un’ottima occasione di acquisto, ma queste non sono circostanze normali.
L’annessione della Crimea ha spinto molti investitori ad uscire dall’area e rimaniamo preoccupati sulle possibile sanzioni che potrebbero essere imposte contro il regime di Putin. Per questo motivo, rimaniamo neutrali sulla Russia – consapevoli dei rischi, ma anche convinti che un miglioramento della situazione geopolitica potrebbe portare ad un sostanziale rimbalzo dei corsi. In generale, la crisi russa ci ha portati a mantenere un approccio molto attento sui nostri portafogli e di conseguenza a mantenere i nostri investimenti all’interno delle aree del mercato più liquide.
Obbligazionari societari paesi emergenti - I titoli russi emessi dalle società hanno sofferto e questo poterebbe portarci a ritenere le attuali valutazioni molto convenienti, considerando il profilo di credito di queste società ed il contesto macroeconomico. Anche se c’è il rischio di ulteriori sanzioni, continuiamo a mantenere un’esposizione sulle società russe, dato che sono una risorsa fondamentale per lo stato. Questo è stato il nostro punto di vista negli ultimi mesi. Continueremo comunque a mantenere uno stretto controllo sulle nostre posizioni per il futuro, così da essere pronti a reagire tempestivamente all’occorrenza. Da notare come al momento l’effetto di un allargamento degli spread ha colpito la Russia, ma non ha coinvolto le altre regioni limitrofe.
Azionari Paesi Emergenti - All’interno dei nostri portafogli che contengono azioni dei paesi emergenti, abbiamo ridotto l’esposizione alla Russia, in quelle aree che riteniamo più vulnerabili, come le banche domestiche che potrebbero essere penalizzate in caso di sanzioni più severe. Alcune di queste posizioni sono state sostituite da investimenti sul settore energetico. Il deprezzamento del rublo ha reso queste società più competitive.
Azionari Paesi Sviluppati - Abbiamo anche ridotto la nostra esposizione su quelle società che hanno buona parte dei propri ricavi provenienti dalla Russia quale protezione contro un rallentamento dell’economia russa. Dall’altro lato, i titoli azionari americani rimangono interessanti – non solo perché gli utili attesi delle società americane sono più visibili, ma anche perché ci aspettiamo che gli eventi in Russia possano generare un premio più elevato ai progressi che gli Stati Uniti hanno fatto verso l’indipendenza energetica.
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