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UniCredit, ricorso contro la BCE

7/2/2024 | Daniele Barzaghi

L'istituto guidato da Andrea Orcel teme i danni derivanti da un'uscita troppo rapida dagli asset russi ed evidenzia come abbia già ridotto l'esposizione transfrontaliera del 91% e quella locale nel Paese del 65%


UniCredit si è rivolta al Tribunale dell'Unione Europea contro la Banca Centrale Europea.

L'istituto guidato da Andrea Orcel (in foto) contesta infatti le indicazioni di abbandonare gli asset russi (tra cui UniCredit Bank Russia), ricevute da Francoforte. Piùformalmente: "gli obblighi stabiliti dalla BCE sulla ulteriore riduzione dei rischi associati alle attività in Russia”, come spiega una nota emessa dalla seconda banca italiana per masse.

La decisione arriva dopo due anni di braccio di ferro con la struttura affidata a Christine Lagarde, in questo allineata con le recenti indicazioni del governatore della Banca d'Italia Fabio Panetta.

“Dall'invasione russa dell'Ucraina nel febbraio 2022, UniCredit ha adottato una serie di strategie per limitare drasticamente la propria attività nella Federazione Russa, con conseguente riduzione della propria esposizione transfrontaliera del 91% e della propria esposizione locale nel Paese del 65% fino a oggi; ulteriori sostanziali riduzioni saranno eseguite in linea con gli impegni del piano di azioni definito da UniCredit” ha annunciato la banca, che ad oggi è l'istituto dell'eurozona più esposto sulla piazza moscovita.

“UniCredit condivide con BCE l'importanza di ridurre la propria presenza in Russia, ma ha preoccupazioni circa le modalità di attuazione di tale riduzione identificate nella decisione della BCE, che vanno oltre l'attuale quadro normativo di riferimento” è la sintesi del ricorso.

“La mancanza ad oggi di un quadro normativo univoco applicabile allo scenario attuale, e le possibili gravi conseguenze derivanti dall'attuazione della decisione che ha impatto non solo sulle attività in Russia ma anche su UniCredit S.p.A., impongono che il consiglio di amministrazione di UniCredit ottenga certezza e chiarezza sugli obblighi e sulle azioni da intraprendere” si legge.

“La conclusione del procedimento potrebbe richiedere diversi mesi, ma rappresenta una tappa obbligata per garantire la certezza del diritto sia per UniCredit sia per la BCE. Nelle more del giudizio, UniCredit ha chiesto la sospensione provvisoria della decisione della BCE”

 

 

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