Tempo di lettura: 2min

Consulenti (ex-promotori), il debito europeo fa meno paura

12/17/2012

Lo rivela un recente sondaggio di Allianz Global Investors condotto su un campione di investitori istituzionali europei


Più che il rischio legato al debito sovrano, a preoccupare oggi gli investitori istituzionali europei sono i rendimenti bassi o addirittura negativi dei bond governativi dell'Europa "core". È quanto emerge in una recente indagine condotta da Allianz GIobal Investors secondo cui il merito di credito del debito sovrano oggi è considerato un rischio dal 13% degli investitori, mentre un anno fa era la percentuale era al 35%. I rendimenti molto bassi o addirittura negativi del debito sovrano, invece, destano crescente preoccupazione tra gli investitori: oltre il 20% dei rispondenti classifica come rischio enorme gli attuali livelli dei tassi di interesse, una percentuale nettamente superiore rispetto a tutte le altre categorie analizzate. Questa percezione appare ancora più pronunciata nei paesi di lingua tedesca, in Francia e in Italia.

Alla domanda di quale tema macroeconomico li tenga svegli la notte, il 25% ha risposto lo scenario di financial repression. “Molti investitori - spiega James Dilworth, ceo di Allianz Global Investors Europe - ritengono che non sia più opportuno fidarsi del mercato. Uno dei motivi che alimentano questa mancanza di fiducia è il fatto che gli alti e bassi dei mercati non sono stati determinati dalle normali dinamiche di domanda e offerta, ma piuttosto da ciò che hanno fatto, o si ritiene faranno, le autorità politiche”.

Dall’insorgere della crisi finanziaria, infatti, la Fed e la Bce hanno immesso nel sistema ingenti quantità di denaro al fine di perseguire i propri obiettivi, generando forti distorsioni sui mercati e un’alternanza di fasi risk-on e risk-off che hanno sovvertito molte convinzioni diffuse tra gli investitori. “È positivo – conclude Dilworth - che gli investitori siano alquanto costruttivi nel ricercare alternative al debito sovrano, e siano pronti a organizzarsi per affrontare una più ampia varietà di rischi. D'altro canto, per gli investitori che puntano esclusivamente a evitare il rischio, invece di assumere deliberatamente alcuni rischi specifici, lo scenario di financial repression sarà un viaggio senza ritorno”.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?