Tempo di lettura: 1min
11/19/2012
Il nuovo porto sicuro dove mettere al riparo i patrimoni dei super ricchi si chiama Singapore.
Dopo che diversi stati hanno dichiarato guerra ai paradisi fiscali, riporta MF, la Svizzera non rappresenta più come una volta il rifugio sicuro per eccellenza. Infatti la confederazione elvetica sta stringendo accordi con i vari Paesi europei, alla cui lista entro breve dovrebbe aggiungersi l'Italia.
Il nuovo paradiso
Singapore ha una regolamentazione molto efficiente, è vicina ai mercati ad alta crescita e presenta una tassazione molto agevolata sui grandi patrimoni. Nonostante il forte sviluppo è un mercato che ha ancora potenzialità.
D'altra parte si stanno potenziando gli investimenti in Paesi che offrono condizioni di protezione simili a quelli della Svizzera, ma senza essere nella lista nera dei Paesi che non collaborano con le autorità fiscali dei singoli Stati.
Di qui la scelta di molte private bank svizzere di puntare per la loro clientela, anche italiana, su Singapore.
Il Paese è nella lista bianca dell'Ocse e sta stringendo accordi per lo scambio di informazioni fiscali con vari Paesi tra cui l'Italia che ha ratificato l'intesa proprio un mese fa. L'isola asiatica offre oltre a una fiscalità agevolata anche la tutela del segreto bancario ed è un hub finanziario destinato ad acquisire sempre maggiore importanza internazionale, perché offre infrastrutture all'avanguardia, rapporti internazionali molto forti ed un'economia estremamente aperta.
Inoltre, per evitare di perdere la reputazione di centro finanziario che attira super ricchi da tutta l'Asia, oggi le banche di Singapore fanno un'analisi accurata sull'origine dei patrimoni dei clienti.
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie