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Consulenti (ex-promotori) iscritti all'OAM? Le associazioni si ribellano

6/1/2012 | Francesco D'Arco

Abi, Assoreti, Anasf unite contro la normativa sui soggetti operanti nel settore finanziario, sugli agenti in attività finanziaria e sui mediatori creditizi, che rischia di introdurre un nuovo onere sui consulenti finanziari (ex-promotori finanziari).


 

Abi, Assoreti, Anasf unite contro la normativa sui soggetti operanti nel settore finanziario, sugli agenti in attività finanziaria e sui mediatori creditizi, che rischia di introdurre un nuovo onere sui consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) obbligandoli anche all'iscrizione all'Elenco degli Agenti in Attività Finanziaria e dei Mediatori Creditizi, oltre che al loro Albo (e al registro Isvap - vedi articolo Consulenti (ex-promotori), scattano le registrazioni OAM). 
 
"La bozza attuale relativa alle nuove norme sui mediatori creditizi, sugli agenti in attività finanziaria e sul nascituro albo di categoria, al momento, incide negativamente sui consulenti finanziari (ex-promotori finanziari)" ha subito chiarito Giovanni Sabatini, direttore generale dell'ABI. "Sarebbe irrazionale sottoporre i consulenti (ex-promotori) anche al versamento di un contributo al futuro Organismo per la tenuta dell'Albo dei Mediatori. Per questo speriamo che il testo cambi".
 
Sulla stessa frequenza d'onda Maurizio Bufi, presidente dell'Anasf, che sull'ipotesi di un ulteriore onere imposto alla categoria ha affermato, senza mezzi termini, che si verrebbe a creare una "situazione critica". "Non sentiamo il bisogno di nuovi oneri" ha dichiarato Bufi, "speriamo quindi nella sensibilità delle istituzioni", anche perché i numeri dimostrano la qualità e la correttezza del lavoro svolto dai consulenti finanziari (ex-promotori finanziari), ha chiarito il presidente dell'Anasf, auspicando di poter contare in futuro sul supporto di "compagni di viaggio che condividano la visione dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari)".
 
Più duro, infine, Antonio Spallanzani che nel confermare la condivisione di intenti di Assoreti con Abi e Anasf ha affermato senza esitazione: "nutriamo molti timori sull'efficacia di una tale disciplina, per questo speriamo che venga corretta e faremo fronte comune contro quel testo sciagurato proposto con l'ultima bozza".

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