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11/15/2017
“Accesso semplificato ci lascia assai perplessi, mercato e norme richiedono competenze e conoscenze specifiche”. A Maurizio Bufi (nella foto), presidente Anasf, non è piaciuto l’emendamento della legge di Bilancio che spalanca le porte dei commercialisti all’albo unico dei consulenti finanziari tramite una prova semplificata. E va giù duro in un tweet in cui richiama la salvaguardia dei principi generali di tutela del risparmio.
Per il presidente, infatti, chi mette sullo stesso piano la professione del consulente finanziario e quella del commercialista si limita a un’analisi superficiale della questione e dimostra, inoltre, di non conoscere entrambe le professioni. Un’opinione condivisa all’interno di Anasf. Molto più duro, sempre su twitter, è stato Ferruccio Riva (responsabile Anasf dell’area Tutele e ricambio generazionale) che in cambio dell’entrata in massa dei commercialisti in OCF chiede “l’accesso agevolato" all'esame di stato per l'ordine commercialisti per i CF e la possibilità di poter svolgere l’attività di consulente finanziario come persona giuridica.
Aperta al dialogo è invece Vania Franceschelli, rappresentante di Anasf nella Fécif (l’associaizone europea dei consulenti finanziari), che auspica una maggiore collaborazione e sinergia tra le due professioni, sottolineando comunque che i due campi “sono troppo vasti per essere affrontati da un’unica persona”.
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