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2/2/2012 | Francesco D'Arco
Più volte si è parlato in questi giorni del futuro di Banca Network, e tra rumors e voci di corridoio l'unico dato certo oggi sembra essere la due diligence avviata da Bpm. Sono loro i pretendenti più accreditati all'acquisto della rete finita in amministrazione straordinaria lo scorso novembre 2011.
Come detto recentemente da Advisoronline, se tutto procede come previsto dai vertici della banca, entro la fine del mese di febbraio l'affare dovrebbe chiudersi. E se qualcosa va storto? Esistono delle alternative?
Scartate le ipotesi Fineco, Mediolanum, Mps e Banca Fideuram sembra che presso gli uffici dei commissari siano già arrivate nuove richieste. La rete guidata da Carmine Acquaviva, nonostante gli attacchi subiti dalla stampa negli ultimi dodici mesi e le uscite di alcuni consulenti finanziari (ex-promotori finanziari), fa ancora gola a molti.
Stiamo d'altronde parlando di una struttura oggi composta da 405 consulenti finanziari (ex-promotori finanziari), con un patrimonio ancora invidiabile: parliamo di oltre 2,6 miliardi di euro (che corrispondono mediamente a 6,5 milioni di asset per singolo pf). Non solo. Il 2012 si è aperto sotto i migliori auspici dal momento che sul fronte del collocamento, secondo quanto risulta ad Advisoronline, la rete a gennaio ha superato di molto le aspettative spingendo la banca ad alzare il plafond stabilito a inizio anno di svariati milioni di euro. Parliamo quindi di cifre che mettono Banca Network in condizioni di competere con realtà come Az Investimenti e Credem, e non solo aggiungiamo noi. Stiamo parlando di consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) che fanno gola a molti. Non solo a Bpm.
Insomma i professionisti che hanno scelto di non abbandonare la nave Banca Network potrebbero presto essere premiati.
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