Tempo di lettura: 4min

Eurovita, Ivass: “No a scelte di pancia sui riscatti”

11/9/2023 | Redazione Advisor

Il presidente Roberto Novelli: “Riscattare ora può portare a importi minori di quanto previsto. Cronos Vita è partecipata dalle principali compagnie italiane e tra qualche mese ci sarà lo spacchettamento e i clienti finiranno nel portafoglio di queste stesse compagnie”


Qual è il futuro delle assicurazioni dopo il caso Eurovita(leggi qui le news relative). Ne hanno parlato Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, Carlo Cimbri, presidente Unipol e UnipolSai, Maria Bianca Farina, presidente ANIA, Philippe Donnet, amministratore delegato e group ceo Generali, e Roberto Novelli, capo dell'ufficio di presidenza e del consiglio IVASS, nel corso dell’Insurance Summit 2023 del Sole 24 Ore, organizzato da 24 Ore Eventi, dal titolo “Il futuro delle assicurazioni tra nuovi scenari finanziari e gestione dei grandi rischi”. 

Novelli fa una sorta di appello ai risparmiatori che hanno sottoscritto le polizze Eurovita: “Al momento i dati non evidenziano riscatti a valanga, ma invitiamo i risparmiatori a scelte di testa e non di pancia, ci vuole cautela. Dobbiamo tenere conto di due cose per valutare i primi dati: c’è una componente fisiologica, qualcuno che aveva rimandato delle spese con il blocco dei riscatti, ma anche che serve cautela, visto che non ci sono problematiche legate alla situazione specifica: Cronos Vita è partecipata dalle principali compagnie italiane e tra qualche mese ci sarà lo spacchettamento e i clienti finiranno nel portafoglio di queste stesse compagnie”.

“Inoltre - conclude il presidente Ivass - riscattare ora può portare a importi minori di quanto previsto visto che il blocco dei riscatti è stata una misura adottata per la prima volta, forte e impopolare, ma a conti fatti il set delle misure prese ha contribuito a trovare una soluzione alla crisi Eurovita”.

Urso spiega che “nel caso Eurovita, il governo ha dovuto agire anche sul piano della moral suasion per giungere a una soluzione sistema” ma “alla fine direi in zona Cesarini il sistema assicurativo ha risposto” e “l’operazione ha avuto successo. Siamo riusciti con il ministro Giorgetti e il sistema assicurativo italiano a dare una soluzione che ha garantito tutti gli assicurati e il sistema è apparso solido”.

Cimbri, a chi gli chiedeva delle prossime valutazioni delle agenzie di rating sull'Italia, rileva che “l’Italia deve migliorare la sua esposizione debitoria e solo in questo modo più migliorare il suo rating. La strada è quella della crescita, dobbiamo aumentare di molto la nostra capacità di produrre reddito e Pil” e questo, assieme “a una disciplina nella gestione dei conti, sarà l’unica strada che permetterà di rientrare in una condizione di debito più gestibile”. Sul calo del debito pubblico, ribadisce, “non c’è un’altra strada, è unitile cercare scorciatoie». Anche gli «incentivi a pioggia o il 110% prorogati nel tempo sono una droga al sistema e nel lungo periodo - avverte - le droghe fanno male. Non facciamoci abbagliare”.

Farina ricorda che “nel mondo assicurativo la raccolta netta Vita dei primi nove mesi del 2023 è stata negativa per 15 miliardi, cosa che non succedeva da tantissimo tempo” mentre “c’è stata un’impennata forte del tasso di riscatto tra marzo e maggio, che ha determinato questo fenomeno”. L’andamento, però, nel corso dei mesi ha registrato segnali di ripresa: “Per fortuna - aggiunge - da giugno il tasso di riscatto ha iniziato a mostrare un rallentamento, più marcato per le polizze garantite. E a fianco di questo rallentamento dei riscatti si è registrata una ripresa della nuova produzione di polizze tradizionali: nei primi nove mesi dell’anno, la nuova produzione è in calo a livello globale di 3,7% rispetto al 2022 ma con un andamento molto diverso” tra i diversi rami. Tirando le somme, anche alla luce del rialzo dei tassi, a fine settembre il saldo delle plusvalenze nette è pari a -47 miliardi, di cui 13 miliardi nel comparto non durevole, “un valore analogo a quello di dicembre 2022”.

“Noi siamo un interlocutore. Non ci si può ricordare del settore assicurativo solo quando c'è bisogno del settore assicurativo. Io sono disponibile per un dialogo permanente in uno spirito di partenariato pubblico-privato". Lo dice Donnet, in video collegamento all'Insurance Summit 2023 di Sole 24 Ore Eventi, rispondendo a una domanda sull'appello del ministro Urso, a proseguire e, se possibile, aumentare il sostegno delle compagnie assicurative al debito pubblico italiano. La riforma sulle polizze per le catastrofi naturali "sicuramente va nella giusta direzione. Quando sono entrato in Generali dieci anni fa ho cominciato a portare quest'idea di costruire un partenariato pubblico-privato per affrontare il tema delle catastrofi naturali, quindi sono felice che finalmente si cominci ad andare su questa strada".

Secondo il ceo di Generali "il percorso di concertazione con il settore non è finito. E' importante continuare questo percorso, per arrivare a un sistema che sia sostenibile per tutti, innanzitutto per gli assicurati, siano imprese o cittadini privati. E bisogna costruire un sistema sostenibile dal punto di vista finanziario, perché la capacità del sistema assicurativo non sono sufficienti per coprire tutto il rischio, ci vuole anche un impegno dello Stato italiano. Siamo sulla strada giusta, ma le cose non sono ancora finalizzate". 

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?