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Banca Generali, arrivano i “Sustainable Advisor”

11/2/2023 | Redazione Advisor

Si tratta di nuovi consulenti attenti alle tematiche green: percorsi formativi ad hoc e nuovi strumenti per l’advisory alla clientela di prodotti e servizi verdi sempre più riconosciuti e apprezzati dalle famiglie e dalle istituzioni europee che premono sulla transizione


Banca Generali in pole position nella consulenza al risparmio “sostenibile”. Dopo la presentazione, per prima sul mercato, della piattaforma di advisory degli investimenti legati all’Agenda dell’Onu 2030 nel 2018, la banca privata guidata da Gian Maria Mossa segna un altro passo in avanti nel settore affiancando ai professionisti del private banking del Leone una nuova figura, quella dei “Sustainable Advisor”, ovvero consulenti specializzati proprio nella conoscenza dei prodotti, strumenti e best practice del mondo Esg. Marco Bernardi racconta a QN in anteprima il progetto nel dettaglio. Riportiamo di seguito ’intervista integrale al Quotidiano Nazionale del vice direttore generale di Banca Generali. 

Quando partirà questo nuovo progetto e che obiettivo si pone?
“Il primo gruppo pilota è già in rampa di lancio per partire in queste settimane; accompagna lo sviluppo di un innovativo modello operativo e di servizio e punta a rafforzare la leadership della banca nella sostenibilità”.

Può fornire qualche numero relativo al vostro impegno nella sostenibilità?
“Nell’ultimo biennio la società ha più che raddoppiato le masse investite in soluzioni ESG, ovvero nell’acronimo di ambiente, attenzione al sociale e governance che rappresenta il paradigma della sostenibilità, passando da 6,5 miliardi di fine 2021 a oltre 14 miliardi a metà 2023, con un peso sulle masse complessive gestite pari a circa il 34% del totale. Il target del 40% di soluzioni Esg al termine del piano triennale a fine 2024 non è dunque lontano e l’accelerazione nella consulenza con professionisti dedicati conferma l’impegno nella crescita in questa direzione”.

Quando è iniziato questo percorso?
“Cinque anni fa siamo stati tra i primi a credere in un modello d’offerta dedicato agli obiettivi dell’agenda 2030 dell’Onu sviluppando una piattaforma proprietaria insieme ai partner di Mainstreet in grado di quantificare l’impatto reale che le nostre scelte, e investimenti, possono avere concretamente nelle sfide ambientali e sociali del nostro futuro, la forte attenzione che ci arriva non solo dalla clientela, ma in primis dai nostri banker al tema ci ha spinto a provare a dare forma in maniera più composita anche alle modalità di interazione, formazione, e dialogo, e abbiamo quindi deciso di avviare un progetto vero e proprio creando un marchio Sustainable Advisor che rappresenti l’eccellenza e la professionalità in questo ambito”.

Chi sono i “Sustainable Advisor” e che cosa prevede nello specifico l’iniziativa?
 “L’iniziativa prevede un impegno ben preciso nello studio e analisi delle best practicies sostenibili a livello internazionale sia nell’asset management, sia nelle regole societarie. Il team selezionato sarà infatti coinvolto in master dedicati, webinar riservati con focus su temi corporate e sul terzo settore come target interessato a gestioni dedicate alla sostenibilità, eventi, tavoli di lavoro e pubblicazioni periodiche con newsletter di contenuti finanziari green dedicati". Il pacchetto di formazione offerto culminerà poi con “L’Esg Advisory Day”, una giornata interamente dedicata a questa evoluzione della professione. Queste figure non sono a digiuno di questi temi in quanto hanno già ottenuto la certificazione ufficiale Efpa Esg Advisor in collaborazione con la Business School del Politecnico di Milano”.

Cosa risponde a chi pensa che la sostenibilità sia soltanto una moda da assecondare?
La propensione dei risparmiatori verso gli investimenti green sta continuando a crescere e non solo nel target di clientela più giovane. Secondo il Rapporto annuale Assogestioni-Censis il 57,5% dei risparmiatori italiani ritiene indispensabile l’assistenza di un consulente finanziario nelle scelte di investimento da indirizzare su imprese, settori, progetti sostenibili. Convinti di avere bisogno di una consulenza fidata e di competenze concrete per orientarsi in tempi di forte incertezza, lo sono ancora di più quando si parla di investimenti green. Dopo gli eccessi di marketing e la foga d’entusiasmo di 3-4 anni fa nel settore, la crisi da covid e la stretta monetaria dalle banche centrali non hanno scemato il focus sugli investimenti Esg che restano un trend di lungo periodo di primaria importanza come confermano l’impegno dell’industria finanziaria a livello globale e delle principali istituzioni occidentale. Oggi vi è molta più consapevolezza e trasparenza negli orientamenti Esg e la crescente attenzione al riguardo ha aumentato il senso di responsabilità di tutti gli attori per migliorare non solo l’offerta di prodotti e strumenti sostenibili, ma in generale nel modello di servizio”.

Come avete selezionato il gruppo pilota?
“Il team pilota è stato selezionato dalla banca incrociando diversi dati come la composizione dei portafogli, la redazione dei report di sostenibilità, la capacità di screening di fondi sostenibili, insieme ad interviste dedicate per cogliere il livello di formazione ed orientamento al tema. Queste figure si impegneranno infatti a non proporre alla clientela strumenti non compliant con l’ambito sostenibile portando i vantaggi di un’advisory dedicata forte di competenze specializzate. L’obiettivo triennale volto a una maggiore formazione e coinvolgimento delle persone verso le tematiche Esg, vede la banca a pieno ritmo avendo già coinvolto il 71% dei propri dipendenti in attività formative dedicate (target 70% al 2024) con il 30% della rete già padrona di un bagaglio di conoscenze approfondite in ambito Esg (target al 50%)”.

Questo impegno Esg ha avuto già qualche riscontro?
"L’impegno nella trasparenza di governance ed engagement verso gli stakeholders della banca non è passato inosservato agli occhi attenti delle agenzie di rating del settore che negli ultimi mesi hanno infatti posizionato la società ai vertici tra gli asset gatherer (Msci score A da BBB del 2022, Standard Ethics EE+ ai massimi in Italia, Moodys 62/100), dove si segnala l’ultima revisione dall’agenzia di rating ESG di Morningstar - Sustainalytics - che ha recentemente migliorato ulteriormente il giudizio a 7,8 punti “Negligible Risk”, confermando il posizionamento di BG che ormai da due anni resta la prima nel settore Asset Manager & Custody Services su circa 400 operatori globali".

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