Agenda ricca di impegni quella di Generali. Infatti incontriamo il dossier Telco in vista della svalutazione, una possibile joint venture con la russa Vtb e la holding Delfin oltre il 2% nella compagnia triestina.

 

Era prevista per ieri la riunione del Comitato del controllo interno di Generali Ass. che avrebbe dovuto prendere una decisione in merito alla svalutazione operata da Telco per 1,2 miliardi della partecipazione del 22,4% detenuta in Telecom, decisa dalla holding di cui la compagnia triestina e' azionista.
 
Ma il comitato di supporto, composto da Alessandro Pedersoli, Carlo Carraro e Cesare Calari ha preferito rinviare il dossier al 4 agosto.
Proprio alla vigilia del board del gruppo triestino chiamato a decidere sui conti semestrali si dovra' dunque decidere se recepire la svalutazione gia' decisa da Telco in base alla valutazione di Lazard sul titolo Telecom: 1,8 dai precedenti 2,2 euro.

 

Spostandoci al di fuori dell'Italia, proseguono i colloqui dei manager del Leone con la banca russa Vtb in vista di un accordo che potrebbe essere raggiunto entro l'estate. La joint venture potrebbe aprire al Leone il mercato dell'unico paese dell'Europa dell'Est ancora assente nel network costituito in questi anni con il partner ceco Ppf.

 

Inoltre grandi manovre nel capitale di Generali. Delfin, la Holding lussemburghese di Leonardo De Vecchio, ha superato la soglia del 2% della compagnia triestina. La Consob riferisce che l'operazione è datata 13 luglio. Questo messaggio è stato recepito dagli addetti ai lavori come un segnale distensivo dopo le tensioni dell'ultimo anno.