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Fondi pensione: non ci credono neanche gli operatori

7/5/2016

In Italia è basso il livello di fiducia dei professionisti quando devono valutare gli schemi pensionistici per i quali lavorano. Ecco i risultati di un recente studio di State Street


Italia maglia nera in Europa per la fiducia negli schemi pensionistici. È quanto emerge da un recente sondaggio globale commissionato da State Street e basato su 400 professionisti del settore dei fondi pensione a livello globale. Lo studio rivela che un professionista ogni 20 intervistati pensa che il livello di fiducia nelle valutazioni delle attività e passività del proprio portafoglio sia inferiore al 50%, e solo il 21% degli intervistati ha livelli di fiducia superiori al 90%. 


Riguardo ai risultati nei singoli paesi, il 31% degli intervistati nei paesi nordici ha dichiarato di avere un livello di fiducia alto, tra il 90% il 100%, quando deve valutare gli schemi pensionistici per i quali lavorano. Seguono con il 26% gli intervistati in Germania, Svizzera e anche negli Stati Uniti d'America. Invece, per quanto riguarda Regno Unito, Olanda e Italia le percentuali sono rispettivamente del 13%, 10% e il 10%.


"Al crescere del livello di sofisticatezza nella scelta delle strategie di investimento da parte degli asset owner, si amplia la gamma delle asset class in cui investire e questo può rendere più difficile la valutazione del loro reale valore" sostiene Oliver Berger, Head of Asset Owner Solutions & Strategic Market Initiatives, Sector Solutions EMEA di State Street. "I progressi della medicina e cambiamenti della società nel suo complesso possono rendere più difficile la valutazione delle passività dei fondi pensione" commenta Berger. 


A tal proposito, poco più di un quarto degli intervistati (26%) sostiene di aver dato la massima priorità alla gestione del rischio di longevità, e il 48% lo ha definito come una delle sue più importanti priorità. Oltre alle preoccupazioni inerenti al rischio longevità, più di tre quarti (77%) dei professionisti dei fondi pensione considera una sfida l’adozione di nuove strategie di investimento, tra cui anche le asset class alternative, un ulteriore 75% degli intervistati considera “alta” o “molto alta” la sfida di riuscire ad allineare efficacemente le attività con le passività. 

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