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2/12/2013
Non sono ancora state spedite (e se lo saranno, arriveranno solo ai 60enni), ma le buste arancioni, che dovrebbero far sapere agli italiani l'ammontare della loro pensione pubblica, hanno già subito un taglio del 15%. Lo scrive oggi MF - Milano Finanza che ha intervistato Alberto Brambilla, ex capo del nucleo di valutazione della Spesa previdenziale al ministero del Lavoro. Spiega Brambilla: "Quelle valutazioni sono fatte prendendo a riferimento l'ultimo documento di economia e finanza che prevede una crescita del prodotto interno lordo nominale del 3,57% e una produttività del lavoro dell'1,51%".
Secondo le previsioni dell'Ocse, però, "da qui a 50 anni il Pil reale dell'Italia non supererà l'1,5% e la produttività oggi ha valori negativi. A quelle stime bisognerebbe di conseguenza applicare un taglio di circa il 15%". Inoltre, con il passaggio dal metodo retributivo, che calcolava la pensione secondo l'ultimo stipendio, a quello contributivo, che tiene conto di quanto si è versato all'Inps, conoscere l'importo dell'assegno è diventato molto più complicato.
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