Per essere la prima volta è andata più che bene. Sono stati oltre 300 i consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) che hanno partecipato oggi allo Skandia Day, il primo evento dedicato alle reti organizzato da Skandia, divisione del gruppo Old Mutual, a dieci anni dall'introduzione in Italia del proprio modello di business. Seconda tappa sarà quella del 14 maggio a Roma a Villa Miani.

La giornata milanese, in particolare, a cui hanno partecipato Alain Keck, direttore prodotti e investimenti Europa di Skandia, Matteo Astolfi (M&G), Gian Luca Giurlani (Pimco) e Riccardo Milan (Ethna - Laffitte), Carlo Giausa (Fineco) e Stefano Lenti (Ubi Banca Private Investment), si è focalizzata sull'offerta del brand in Italia, dove il gruppo, forte di una raccolta nel 2011 di 728 milioni di euro (mai negativa da quando è presente in Italia, nel 1997) e una quota di mercato pari all'11% nel solo segmento delle unit linked, ha deciso di focalizzarsi nella consulenza strategica e operativa per la creazione di polizze unit linked, le polizze vita che investono i premi versati dai sottoscrittori in fondi.

I riflettori, in particolare, sono stati puntati su una soluzione innovativa, unica nel panorama dei prodotti assicurativi in Italia: una piattaforma ad architettura aperta, dinamica che offre l'accesso a una gamma di oltre 650 fondi comuni esterni e comparti Sicav. Le unit linekd Skandia, quindi, vengono create ad hoc, senza utilizzare soluzioni standard già precostituite, consentendo la massima flessibilità nell'offerta alle diverse opzioni strategiche.

Un comparto con enormi potenzialità, basti pensare che nel Regno Unito nel 2012 sono previsti circa 300 miliardi di sterline in gestione con questi strumenti. "Il nostro lavoro - ha spiegato Enzo Furfaro (nella foto), market manager di Skandia per l'Italia - è quello di selezionatori di fondi, severi e rigorosi.  Il nostro approccio è una sintesi della tradizione anglosassone con il modello di indipendenza svedese. La nostra caratteristica è quella di saper ascoltare le esigenze dei partner distributivi".