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Lusso, il metaverso è la nuova frontiera del prossimo decennio

4/4/2023 | Daniele Riosa

Swetha Ramachandran (GAM): “Il settore è variegato e ha con molteplici fattori trainanti”


“I fattori trainanti nel lungo periodo per il settore del lusso, come l’ascesa della classe media in Asia, persistono”. Swetha Ramachandran, investment director, Luxury Equities di GAM, spiega che “milioni di persone entrano continuamente a far parte della classe media su scala globale, nonostante lo stop momentaneo della pandemia. Entro la fine del decennio crediamo che tre economie asiatiche da sole, ovvero Cina, India e Indonesia, rappresenteranno circa il 30% dei consumi globali del ceto medio, a cui si sommano anche altri mercati emergenti come Brasile e Messico”.

Oltre alla Cina, rileva l’esperta “torna l’interesse per i beni di lusso anche nei mercati sviluppati, in particolare tra i consumatori a più alto reddito che tipicamente acquistano prodotti di lusso e che sono in grado di resistere alle pressioni inflazionistiche. Le aziende registrano un rinnovato interesse da parte dei consumatori locali in Europa, mentre i consumatori americani hanno contribuito molto ai successi del settore dal 2021: cambiano i gusti con un ritrovato interesse per la moda e i gioielli rispetto alle generazioni più anziane che preferiscono invece spendere per la casa e l’automobile. L’ascesa dei consumatori del Sud-est asiatico è stato un ulteriore punto di forza per il settore. Anche se si trovano ancora nelle fasi iniziali di crescita, i mercati come Indonesia, Vietnam, Tailandia e Singapore offrono nuove opportunità, oltre alla Corea del Sud, che è già tra i primi 10 mercati del lusso al mondo. Il Pil di questi Paesi è in aumento e il reddito del ceto medio è aumentato abbastanza da trasformare milioni di persone in benestanti che possono permettersi l’acquisto di beni e servizi di lusso”.

Acquirenti più giovani per il lusso: “Il consumatore medio appartenente alla Generazione Z, che spesso viene a contatto con questo mondo attraverso i videogiochi o il metaverso, ha solo 15 anni quando inizia a comprare beni di lusso. I marchi stanno ampliando le fasce di prezzo per attirare i consumatori più giovani, con scarpe da ginnastica e abbigliamento sportivo, e considerano il metaverso come la nuova frontiera del prossimo decennio e oltre. È significativo, inoltre, che più il consumatore che si avvicina al lusso è giovane, più a lungo resterà fedele a questa categoria di prodotti. Ciò significa che in media il life time value, ovvero i ricavi che un’azienda può aspettarsi da un cliente delle nuove generazioni nel corso del rapporto, oggi è maggiore rispetto a dieci anni fa”.

“Il settore del lusso - spiega l’analista - è variegato, con molteplici fattori trainanti. Spesso si crede, erroneamente, che il lusso sia concentrato in poche aziende, come LVMH, Richemont, Estée Lauder e Pernod Ricard. In realtà è un settore molto più ampio. La categoria dei beni di lusso personali rappresenta solo il 20-25% dei 1.400 miliardi di euro del settore, per quanto molte delle società quotate del settore rientrino in tale categoria. L’anno scorso l’hospitality di lusso, che sostanzialmente si riferisce al settore alberghiero, ha raddoppiato la crescita. Il livello di partenza era indubbiamente molto basso per via della pandemia, tuttavia, man mano che le persone vorranno fare nuove esperienze con la ripresa della mobilità torneranno eventi e festeggiamenti e in generale si ricomincerà a viaggiare, gli alberghi, così come vini e liquori, potranno beneficiarne molto. È importante sottolineare che la performance delle aziende che appartengono a una stessa categoria può essere estremamente variegata; pertanto, nel settore del lusso in particolare la selezione dei titoli attiva bottom-up sarà fondamentale”.

Il divario tra fondamentali e valutazioni genera opportunità: “Mentre le valutazioni di questo settore sono scese nell’ultimo anno, gli utili, rappresentati dai margini, sono in aumento e i fondamentali in miglioramento. In breve, non crediamo che le buone notizie siano già state scontate nelle valutazioni attuali, che non tengono conto del potenziale di recupero della Cina. Crediamo che le azioni del lusso continueranno a reagire alle previsioni di aumento degli utili".

“Inoltre, lo stato patrimoniale del settore presenta una buona liquidità che lo protegge dagli effetti dei rialzi dei tassi di interesse, oltre a offrire l’opzionalità di sfruttare il capitale in eccesso per fusioni e acquisizioni, crescita organica o di restituirlo agli azionisti attraverso dividendi e riacquisti di azioni proprie”, conclude Swetha Ramachandran.

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