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2/3/2021 | Redazione Private
A fronte di un 2020 in cui le operazioni di fusione e acquisizione in Italia sono state pesantemente influenzate dalla pandemia di Covid-19, il 2021 sembra aprirsi con previsioni di ripresa della finanza straordinaria nel nostro Paese, che può rappresentare così una leva centrale per la ripartenza economica post-crisi. Per indagare lo stato dell’arte in Italia del settore M&A e individuare i trend e le prospettive dei prossimi mesi, Enrico Rovere, managing director valutation advisory Duff & Phelps in Italia, ha partecipato al webinar “M&A 2021”, organizzato da AIFI (Associazione Italiana del Private Equity, Venture Capital e Private Debt), analizzando, durante il suo intervento, come il processo di valutazione aziendale debba modificarsi e adattarsi in uno scenario economico-finanziario dominato dall’incertezza, al fine di contribuire al successo delle operazioni di finanza straordinaria.
L’incontro ha visto il contributo di alcuni dei principali esponenti del settore, appartenenti al mondo bancario, legale, della consulenza e dei servizi finanziari, che hanno condiviso la loro esperienza e i loro insight per sottolineare l’importanza delle operazioni di finanza straordinaria per la ripartenza delle imprese italiane dopo la crisi pandemica. E’ stata inoltre l’occasione per indagare il ruolo strategico dell’M&A nei processi di sviluppo aziendale, di internazionalizzazione e di gestione del passaggio generazionale, che rappresentano temi particolarmente sentiti dal tessuto imprenditoriale del nostro Paese, caratterizzato dalla presenza diffusa di piccole e medie imprese a gestione familiare.
Le tematiche relative alle operazioni di M&A rivestono un ruolo quanto mai attuale, dal momento che, secondo una survey condotta dalla Commissione M&A di AIFI, oltre il 70% degli intervistati ritiene che, nel 2021, grazie alla mole di liquidità presente sul mercato, si assisterà a una crescita del valore delle operazioni rispetto allo scorso anno e più di quattro esperti su cinque prevedono un aumento anche del numero totale di fusioni e acquisizioni, soprattutto nei comparti industriale, dei beni di consumo e delle telecomunicazioni.
All’interno del webinar, durante la tavola rotonda “Le tematiche valutative legate alla crisi”, Enrico Rovere ha tracciato le linee guida per stimare efficacemente il valore della propria azienda in questa fase delicata, e poter così prepararsi in modo adeguato alle operazioni di finanza straordinaria: “Il contesto attuale, caratterizzato da una situazione di forte incertezza, influenza in modo significativo anche le valutazioni aziendali, basate sull’analisi dei benefici derivanti dai flussi di cassa prospettici, che includono, oltre ai risultati reddituali, anche il fabbisogno di capitale circolante e le spese per investimenti. L’attuale difficoltà di pianificazione di costi e ricavi e degli investimenti rende infatti particolarmente complesso capire quando si tornerà ai livelli pre-crisi, anche per aziende che, ad ora, non risultano particolarmente impattate dalla pandemia.
Il suggerimento, per effettuare una valutazione aziendale il più possibile oggettiva, è quello di formulare più scenari di proiezioni, composti da uno scenario “base” e da scenari “alternativi”, che prevedono un raggiungimento anticipato o posticipato del ritorno ad un normale livello di attività e di marginalità rispetto allo scenario “base”. Tutti gli scenari devono essere poi ponderati tramite l’utilizzo di fattori di probabilità, che consentano di pesare le diverse variabili in gioco, in modo che il valore espresso sia quanto più possibile aderente alla realtà.
Relativamente ai multipli di mercato, che contribuiscono alla determinazione del valore aziendale, nel contesto attuale crediamo sia necessaria un’estrema prudenza ed attenzione nel loro utilizzo. Infatti, al momento, il loro livello appare elevato, sia per via delle performance dei mercati, dove vi è ampia liquidità, sia a causa di una riduzione di marginalità di molte aziende nel corso del 2020, anno di pandemia. I rischi di sovrastima in tale contesto sono, di conseguenza, molto elevati.
In conclusione, le principali sfide che, in questo momento, il valutatore di azienda per operazioni di M&A deve affrontare riguardano la necessità di prestare estrema attenzione all’elaborazione delle proiezioni e degli scenari prospettici e alla gestione della volatilità e delle sue variabili. Inoltre, più che mai, risulta cruciale non essere eccessivamente meccanici nell’attività valutativa, ma ponderare adeguatamente le variabili utilizzabili nel processo di determinazione del valore. Solo in questo modo, il risultato dell’attività di valutazione aziendale potrà riflettere nel modo più accurato possibile il reale valore degli asset aziendali e quindi contribuire positivamente alla realizzazione delle operazioni straordinarie”.
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