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9/9/2011 | Marco Gementi
Cosa bisognerà aspettarsi dal "mondo dei mutui" con i tassi della Bce invariati?
Ci sono interessanti opportunità per il tasso fisso, con le migliori offerte che partono appena dal 4,3%. Assicurarsi contro le incertezze future dei tassi torna a essere poco costoso, dopo che i fissi si erano portati verso il 5% e la loro stagione d’oro sembrava volgere al termine.
Questo scenario si rivela opportuno sia per chi vuole sottoscrivere un mutuo, sia per coloro che già ne hanno uno e vogliono passare, con una surroga a costo zero, ad una soluzione più prevedibile oltre che conveniente.
I dati dell'osservatorio di MutuiOnline.it, forte di quasi 100.000 richieste di mutuo solo nel 2011, registrano un ritorno di preferenze per il tasso fisso, le cui richieste negli ultimi due mesi sono salite dal 33% al 38% del totale. MutuiOnline, inoltre, registra un aumento anche nella richiesta di mutui a tasso variabile (dal 41% al 43%), per le prospettive di allungamento dei tempi per i possibili rialzi.
In effetti, il cambio di scenario, sottolineato anche dalle parole di Trichet, porta a nuove valutazioni sulle prospettive dei tassi e apre ipotesi del tutto nuove per il loro andamento futuro: a questo punto, non solo diventa poco probabile un aumento prima della metà del 2012, ma anche il livello al quale i tassi arriveranno in un futuro più lontano potrebbe rivelarsi più basso rispetto a quello che le valutazioni basate sugli andamenti storici lascerebbero pensare.
Confermata invece la progressiva perdita di interesse per i tassi variabili con cap (scesi dal 24% al 17%), dato che i livelli massimi garantiti del tasso sono saliti oltre il 5,5% se non addirittura il 6%, quindi poco convenienti rispetto a un tasso fisso ed anche al pur incerto tasso variabile.
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