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1/26/2024 | Redazione Private
Paribas REIM, società che offre un’ampia gamma di fondi immobiliari e soluzioni di investimento e parte del Gruppo BNP Paribas, annuncia la pubblicazione dell’ottava edizione del suo report “The Lighthouse H1 2024 – European Property Market Outlook”, dove presenta le sue aspettative per il mercato immobiliare europeo attraverso previsioni e analisi condotte dai suoi team di esperti, basandosi su dati proprietari. In questo documento, BNP Paribas REIM definisce il suo posizionamento e le opportunità di investimento per i primi mesi del 2024 e anche oltre.
Nonostante stia attraversando un periodo di transizione, l’immobiliare europeo rimane solido. Il 2023 è stato un anno cruciale e sfidante per il mercato immobiliare, che si è trovato a dover affrontare numerose problematiche, tra cui: una decrescita del capitale globale, cambiamenti radicali nei modi di vivere e di lavorare, il rialzo dei tassi d’interesse, il crollo dei prezzi per qualunque tipologia di property, una maggiore cautela degli investitori e una caduta del 60% (dati aggiornati al terzo trimestre del 2023) della liquidità del mercato. Il disallineamento tra le aspettative di acquirenti e venditori ha causato anche un numero minore di transazioni e ha avuto un impatto considerevolmente negativo anche sull’attività del mercato in generale.
Tuttavia, le previsioni odierne sono abbastanza diverse, in quanto riteniamo che nel corso del 2024 gli investitori avranno maggiori opportunità per implementare nuove strategie. Questo perché potranno contare su uno scenario meno caotico per quanto riguarda l’aggiustamento dei prezzi e la direzione che dovrebbe prendere la politica monetaria. Inoltre, i fondamentali del real estate restano solidi, mentre i megatrend che hanno influenzato la domanda degli occupanti e hanno spinto al rialzo gli affitti continueranno la loro azione anche in futuro.
Gli investitori dovrebbero puntare su quelle tipologie di asset destinate a crescere nei prossimi 5-10 anni. Tra queste rientra l’intero segmento del living (appartamenti, ma anche case di riposo ed healthcare), sostenuto dai cambiamenti demografici e dall’innalzamento dell’età media della popolazione; le strutture ad uso logistico, alimentate dalla crescita senza sosta dell’e-commerce; e le strutture per il tempo libero come gli hotel, che possono sfruttare il recupero del settore a seguito della pandemia.
Anche il segmento uffici continua ad attrarre gli investitori, grazie a un ampio spettro di strategie: gli investitori core si concentreranno maggiormente sul comparto CBD, con i rendimenti guidati maggiormente dalla scarsa offerta e dalla solida crescita degli affitti, mentre gli investitori value-add avranno a disposizione opportunità interessanti sulle locazioni secondarie e sugli asset non esigibili, attraverso la creazione di valore tramite un’oculata attività di asset management.
Laurent Ternisien, Deputy Head di BNP Paribas REIM ha commentato: “Questo report mostra come l’economia mondiale abbia dato prova della sua resilienza, con i mercati europei che sono riusciti ad evitare la recessione paventata per il 2023. Quest’anno, dovremmo assistere a una graduale ripresa, grazie a diversi fattori come la riduzione dell’inflazione, mercati del lavoro robusti, crescita degli stipendi, investimenti nell’ambito della transizione energetica e altri ancora. Tutto ciò avrà un impatto positivo sul mercato immobiliare, andando a creare nuove opportunità per gli investitori”.
Cinqui spunti di riflessione da monitorare attentamente
Reinvestire il capitale nei propri portafogli per riposizionarsi per il prossimi ciclo di mercato
Il 2024 sarà un anno di azione: rifinanziare, ricapitalizzare, ridurre le emissioni, rinnovare, riallocare il capitale e ribilanciare il portafoglio. Tutte queste operazioni sugli asset di un investitore potrebbero richiedere più di un anno, ma alla fine, si potrà ottenere un portafoglio ben posizionato per il prossimo ciclo di mercato.
Aspettiamoci la polarizzazione, non una ripresa ordinaria
Non ci sarà un punto di svolta esogeno per una nazione o per una tipologia di asset. I trend – come la diffusione del lavoro da remoto – e i fondamentali sugli occupanti, insieme con i fattori ambientali, determineranno i vincitori e gli sconfitti. È importante sottolineare che la maggiore concentrazione di default e difficoltà tra gli asset più deboli esacerberebbe ulteriormente la portata della polarizzazione nel 2024, in particolare nei segmenti uffici con un numero elevato di posti vacanti.
È buon momento per gli investimenti value-add
Il repricing sulla qualità degli edifici dovrebbe creare un ambiente ideale per quegli investitori che vogliono acquistare e migliorare immobili o cambiarne la destinazione d’uso in qualcosa di più utile per la loro comunità locale. L’obiettivo di rendere il real estate più sostenibile potrebbe quindi trovare sostegno dal ritorno degli investitori disposti ad assumersi maggiori rischi in cambio di maggiori rendimenti, e potrebbe servire a frenare le costruzioni costose e ad alte emissioni.
L’immobiliare può essere una soluzione per diversificare un portafoglio multi-asset
Di solito, gli investitori scelgono l’immobiliare per il rendimento, la tutela contro l’inflazione e per diversificare tra azioni e fixed income. Proprio la diversificazione è diventata particolarmente importante, dato che l’aumento dei tassi d’interessi ha portato alla crescita della correlazione tra azioni e obbligazioni. Il mercato europeo è stato anche capace di distribuire rendite e crescita del reddito in risposta all’inflazione; pertanto, il caso di investimento in questo settore nel 2024 è molto solido.
Due categorie possono essere interessate da trend di investimento divergenti
Quest’anno potremmo assistere ai grandi investitori che ricostruiscono un’esposizione verso certe tipologie di proprietà attraverso operazioni di portafoglio pan-europei e acquisizioni di società. Essi hanno l’esperienza necessaria per investire in segmenti di nicchia e in immobili con esposizione all'operatore sottostante. Nel frattempo, gli investitori nazionali più piccoli potrebbero sentirsi a proprio agio con la loro preferenza per l’abitativo, ma cercare allocazioni più personalizzate per tipologia. Altri ancora si aspettano che gli uffici costituiscano la loro principale esposizione, ma ci saranno anche quelli che potrebbero cercare un nuovo approccio.
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