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11/22/2012 | Marcella Persola
Connessione, capitale umano, cultura e creatività. Sono questi i parametri "giusti" per decidere quale siano le città più smart. E sono questi gli elementi alla base della classifica elaborata da Global City Report, realizzato da Scenari Immobiliari con Generali Immobiliare Italia.
Secondo la classifica Londra si conferma la metropoli più globale, con una forte influenza economica a livello europeo e mondiale, caratterizzata da un alto livello di internazionalizzazione, forza lavoro qualificata, pianificazione urbanistica efficiente, un’offerta culturale ampia e variegata, ma anche attenzione verso le fasce deboli della popolazione e verso l’ambiente.
Tra le città leader si colloca Parigi, che figura tra le prime città in tutti i settori considerati, ma un ruolo sempre più importante è rivestito dalle città del nord Europa, che eccellono per quanto riguarda innovazione tecnologica (ad esempio Stoccolma), attenzione per i problemi sociali, condivisione dei valori civili e delle scelte politiche e, soprattutto, sostenibilità (ad esempio Copenhagen).
Le città italiane sono arretrate rispetto alle metropoli europee sotto il profilo tecnologico e, soprattutto, ambientale, frenate da una politica economica e sociale non sempre adeguata, ma anche da un atteggiamento culturale inadeguato ad affrontare i rapidi cambiamenti che l’evoluzione della società impone.
Tuttavia, Milano ha registrato progressi importanti in quasi tutti i settori, realizzando un buon numero di progetti e perseguendo con impegno gli obiettivi prefissati. Milano, inoltre, emerge come la città più creativa d’Europa, grazie all’eccellenza nei settori della moda e del design.
Maggiori criticità riguardano Roma, che si rivela una città ricca di progettualità, ma che fatica a realizzare le trasformazioni previste. Rispetto a Milano, che già da qualche anno sta trasformando il proprio volto, Roma si muove più lentamente, penalizzata anche dalla mancata candidatura alle olimpiadi 2020.
Secondo Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari negli anni "si è consolidato il concetto di città intelligente, cioè di metropoli che investe nel capitale umano e sociale, nei processi di partecipazione nella cultura e non solo nelle reti e nella tecnologia. Mentre per Giancarlo Scotti (nella foto), ceo di Generali Real Estate "Un investistore istituzionale che deve decidere i propri investimenti con la logica di lungo periodo in città in continua evoluzione e in competizione tra loro. Una competizione che si basa sempre di più sulla sostenibilità e sulle caratteristiche tipiche delle smart cities".
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