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Immobiliare, italiani attratti dalla crisi greca e spagnola

8/24/2012

Secondo le statistiche di “Scenari Immobiliari”, gli italiani stanno guardando ai peasi più colpiti dalla crisi per trovare opportunità d'investimento.


Tempo di crisi ma non per tutti, soprattutto se si parla di mattone.

 
Secondo le statistiche di “Scenari Immobiliari”, istituto indipendente di studi e ricerche, il primo semestre del 2012 ha visto gli acquisti fuori dai confini nazionali crescere del 16,5% rispetto allo stesso periodo del 2011.


In soli sei mesi gli immobili acquistati da italiani sono stati 15500, cifra destinata a crescere esponenzialmente nei prossimi sei mesi andando così a toccare quota 40 mila (per effetto di una impennata totale, nel computo, quindi, dell’intero arco dell’annata, del 13,7 percento e di una spesa media pari a 110 mila euro) e superando di ben 10 mila unità il totale di quelle acquistate in patria.
Un sorpasso inevitabile in un contesto come il nostro, contraddistinto da un netto calo delle operazioni immobiliari interne.


Quali sono i motivi di questo trend?

La ricerca del risparmio e di una fiscalità più clemente e così la concreta possibilità di realizzare qualche buon affare.
Non a caso le mete principali di questo nuovo esodo sono la Grecia e la Spagna, nazioni afflitte da una crisi che sembra interminabile e pertanto regine dell’acquisto a prezzo contenuto, se non proprio basso (150 mila euro per una villetta al mare in alcune zone delle Baleari).

Proprio nel Paese iberico, dove tra le località più gettonate si segnalano Marbella, Almeria e Fuerteventura, in certi casi le quotazioni degli immobili si sono abbassate anche della metà.

In Grecia le occasioni migliori si presentano nelle isole di Mykonos e Santorini, nelle Cicladi.


Altre mete

In aumento anche le acquisizioni in Irlanda, soprattutto nella capitale Dublino (con 100mila euro si può avere un appartamento in centro), e in Croazia, rinomata per le sue bellissime coste. In Inghilterra va forte Londra, che attira i compratori più ricchi e meno quelli medi. Nella città britannica, tra l’altro, gli acquirenti italiani hanno superato i russi, diventando i primi. In calo, invece, le transazioni in Francia mentre un incremento importante ha interessato Berlino, appetibile per i suoi prezzi di gran lunga al di sotto della media europea. 

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