Commissioni più chiare e trasparenti. E' questo l'elemento fondamentale per selezionare il consulente (ex-promotore)/consulente finanziario. Almeno per il 37% degli investitori. Ma per il 25% è la performance del prodotto/servizio consigliato a determinare la scelta finale.

 

 

A rivelarlo un'indagine condotta su 12.000 investitori europei da parte di Fidelity Investor Trust. 

 

Secondo la ricerca ben  1 cliente su 4 (25%) continua a mettere al primo posto la performance, 

mentre il 32% predilige la protezione del capitale e considera questo un elemento fondamentale per sottoscrivere o meno un prodotto.

 

 

Il 31% degli intervistati, invece, sostiene che è fondamentale "comprendere le ragioni e gli obiettivi" dell'investimento consigliato/raccomandato. 

 

 

E per quanto riguarda le commissioni? Secondo la ricerca la percentuale di clienti che considerano la trasparenza delle fee un elemento primario per prendere in considerazione una raccomandazione/consulenza è pari al 37% in Europa, al 44% se si considerano i soli investitori anglosassoni.

 

 

"Dalla ricerca emerge la crescente importanza della trasparenza nella selezione del consulente, ancor più importante del livello della commissione" spiega Gary Shaughnessy, Uk managing director di Fidelity Worldwide Investment. Non è un caso che ben il 75% degli investitori europei si ritiene soddisfatto delle commissioni pagate. Percentuale che sale all'82% se si considerano i solo investitori inglesi. 

 

 

"I clienti sono sempre più consapevoli che i servizi dei professionisti della consulenza finanziaria hanno un costo" continua Shaughnessy intervistato da Fundweb, "ma ora vogliono sapere nel dettaglio 'chi' viene pagato e perché lo pagano".