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9/15/2011 | Marco Gementi
Occhio di riguardo per i Bot.
E' questa il messaggio che arriva dalla riforma delle aliquote a seguito dell'approvazione della manovra finanziaria 2011-2013.
Quale sono le novità di questa riforma?
I proventi da attività finanziarie saranno tassati al 20%, ad eccezione dei titoli di Stato, italiani ed esteri, e degli strumenti assimilabili che riceveranno il 12,5%.
Il 12,5% continuerà ad applicarsi sui titoli di risparmio per l'economia meridionale e sui piani di risparmio a lungo termine appositamente istituiti.
Chi sono i destinatari?
Il nuovo regime verrà applicato alle persone fisiche e ad alcune tipologie di enti mentre non riguarderà la maggioranza degli istituzionali.
Quando partiranno gli effetti di questa manovra?
La misura si applicherà sui proventi realizzati a decorrere dal 1 gennaio 2012.
Quale sarà il gettito?
Le entrate stimate dalla tassazione delle rendite finanziarie saranno pari a 4,9 miliardi, distribuiti sui prossimi tre anni.
Con questa operazione si riuscirà ad incassare 1,421 miliardi in più già nel 2012.
E i fondi comune d'investimento?
Difficile comprendere il loro destino, penalizzato da un'aliquota del 20%. Il testo della manovra parla di un trattamento di favore del 12,5% per i piani di risparmio a lungo termine appositamente istituiti con una formulazione di dubbia interpretazione sulla quale i legislatori e l'industria del risparmio gestito dovranno lavorare a lungo.
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