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8/8/2011 | Massimo Morici
A guidare i mercati azionari nell'ultima settimana c'è il crollo dei prezzi e non i fondamentali. Segno che gli investitori, secondo Dave Fishwick, Head of Macro and Equities Investment at M&G, oggi stanno vivendo un periodo simile a quello di tre anni fa e probabilmente si muovono sui mercati ricordando i terribili effetti del 2008.
Tuttavia la fuga dal mercato equity non è giustificata. Anzi. "Come risultato, in una prospettiva di medio termine - spiega - crediamo che gli investitori siano ancora ricompensati dal prendere rischi. Sebbene la crescita dei profitti per le società sia rallentata, da qui avremmo bisogno di vedere risultati estremamente poveri dal settore corporate per giustificare la corrente determinazione del prezzo di numerosi mercati".
Insomma, per Fishwick, c'è un "significativo elemento fondamentale dietro la corrente volatilità del mercato", con il debito sovrano europeo che sta fronteggiando problemi reali e i dati economici più deboli degli Stati Uniti che indubbiamente minacciano la crescita globale. "Tuttavia il mercato - aggiunge - si muove negli ultimi giorni, spingendo i segnali di panico degli investitori piuttosto di considerare una stima delle vere prospettive per gli asset globali".
La strategia di M&G Multi Asset, però, non cambia di molto. "I nostri manager - conclude - hanno eliminato i rischi dai loro portafoli all'inizio di luglio. E ciò è stato fatto in risposta alle reali sfide del mercato e alle elevati correlazioni fra asset nelle recenti settimane. Noi continuiamo tuttavia a privilegiare asset globali selezionati, che sono valutati attrattivi come quelli mai visti prima del 2008".
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